Volume 6

Edizione Giuntina
    sollecitava a finirla, e che, fra l'altre cose, gli venne levato un pezzo
    d'un gomito della Madonna, e che prima ancora se l'era recata in odio,
    e ci aveva avuto molte disgrazie attorno di un pelo che v'era: dove
    scappatogli la pazienzia, la roppe, e la voleva rompere affatto, se An-
5   tonio suo servitore non se gli fussi raccomandato che, così com'era
    gliene donassi. Dove Tiberio, inteso ciò, parlò al Bandino, che desi-
    derava di avere qualcosa di mano sua, et il Bandino operò che Tiberio
    promettessi a Antonio scudi 200 d'oro, e pregò Michelagnolo che, se
    volessi che con suo aiuto di modelli Tiberio la finissi per il Bandino,
10   saria cagione che quelle fatiche non sarebbono gettate invano; e ne fu
    contento Michelagnolo: là dove ne fece loro un presente. Questa fu
    portata via sùbito, e rimessa insieme poi da Tiberio e rifatto non so
    che pezzi: ma rimase imperfetta per la morte del Bandino, di Miche-
    lagnolo e di Tiberio. Truovasi al presente nelle mani di Pierantonio
15   Bandini, figliuolo di Francesco, alla sua vigna di Montecavallo. E tor-
    nando a Michelagnolo, fu necessario trovar qualcosa poi di marmo
    perché e' potessi ogni giorno passar tempo scarpellando; e fu messo
    un altro pezzo di marmo dove era stato già abbozzato un'altra Pietà,
    varia da quella, molto minore.
20   Era entrato a servire Paulo Quarto Pirro Ligorio architetto, e so-
    pra alla fabbrica di San Piero, e di nuovo travagliava Michelagno-
    lo, e andavano dicendo che egli era rimbambito. Onde, sdegnato
    da queste cose, volentieri se ne sarebbe tornato a Fiorenza; e sopra-
    stato a tornarsene, fu di nuovo da Giorgio sollecitato con lettere. Ma
25   egli conosceva d'esser tanto invecchiato, e condotto già alla età di 81
    anno, scrivendo al Vasari in quel tempo per suo ordinario e mandan-
    dogli varii sonetti spirituali, gli diceva che era al fine della vita, che
    guardassi dove egli teneva i suoi pensieri: leggendo vedrebbe che era
    alle 24 ore, e non nasceva pensiero in lui che non vi fussi scolpita la
30   morte, dicendo in una sua:
    Dio il voglia, Vasari, che io la tenga a disagio qualche anno; e so che
    mi direte bene che io sia vecchio e pazzo a voler fare sonetti; ma per-
    ché molti dicono che io sono rimbambito, ho voluto fare l'uffizio mio.
    Per la vostra veggo l'amore che mi portate, e sappiate per cosa certa
35   che io arei caro di riporre queste mie debili ossa a canto a quelle di mio
    padre, come mi pregate. Ma, partendo di qua, sarei causa d'una gran
    rovina della fabbrica di San Piero, d'una gran vergogna e d'un gran-
    dissimo peccato. Ma come fia stabilita che non possa essere mutata,
    spero far quanto mi scrivete, se già non è peccato a tenere a disagio
40   parecchi ghiotti che aspettano mi parta presto.
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