|
|
e cercava di passargli nel fare: onde n'acquistò grandissimo |
|
|
nome. |
|
|
Teneva in quel tempo il Magnifico Lorenzo de' Medici nel suo |
|
|
giardino in sulla piazza di S. Marco Bertoldo scultore, non tanto |
5 |
|
per custode o guardiano di molte belle anticaglie che in quello aveva |
|
|
ragunate e raccolte con grande spesa, quanto perché, desiderando |
|
|
egli sommamente di creare una scuola di pittori e di scultori ec- |
|
|
c[ellenti], voleva che elli avessero per guida e per capo il sopradetto |
|
|
Bertoldo, che era discepolo di Donato; et ancora che e' fusse sì vec- |
10 |
|
chio che non potesse più operare, era nientedimanco maestro molto |
|
|
pratico e molto reputato, non solo per avere diligentissimamente ri- |
|
|
nettato il getto de' pergami di Donato suo maestro, ma per molti |
|
|
getti ancora che egli aveva fatti, di bronzo, di battaglie e di alcune |
|
|
altre cose piccole, nel magisterio delle quali non si trovava allora in |
15 |
|
Firenze chi lo avanzasse. Dolendosi adunque Lorenzo, che amor |
|
|
grandissimo portava alla pittura et alla scultura, che ne' suoi tempi |
|
|
non si trovassero scultori celebrati e nobili, come si trovavano molti |
|
|
pittori di grandissimo pregio e fama, deliberò, come io dissi, di fare |
|
|
una scuola; e per questo chiese a Domenico Ghirlandai che, se in |
20 |
|
bottega sua avesse de' suoi giovani che inclinati fussero a ciò, l'inviasse |