Volume 6

Edizione Giuntina
    assai et acquistato quella cognizione, con la pratica del mondo, che
    fanno i filosofi con la speculazione e per gli scritti. Talché chi giu-
    dicioso e nella pittura intendente si trova, vede la terribilità dell'arte,
    et in quelle figure scorge i pensieri e gli affetti, i quali mai per altro
5   che per lui non furono dipinti. Così vede ancora quivi come si fa il
    variare delle tante attitudini negli strani e diversi gesti di giovani,
    vecchi, maschi, femine: nei quali a chi non si mostra il terrore del-
    l'arte, insieme con quella grazia che egli aveva dalla natura? perché
    fa scuotere i cuori di tutti quegli che non son saputi, come di quegli
10   che sanno in tal mestiero. Vi sono gli scorti che paiono di rilievo, e,
    con la unione, la morbidezza e la finezza nelle parti delle dolcezze
    da lui dipinte mostrano veramente come hanno da essere le pitture
    fatte da' buoni e veri pittori; e vedesi nei contorni delle cose, girate
    da lui per una via che da altri che da lui non potrebbono essere fat-
15   te, il vero giudizio e la vera dannazione e ressurressione. E questo
    nell'arte nostra è quello essempio e quella gran pittura mandata da
    Dio agli uomini in terra, acciò che veggano come il Fato fa quando
    gli intelletti dal supremo grado in terra descendono et hanno in essi
    infusa la grazia e la divinità del sapere. Questa opera mena prigioni
20   legati quegli che di sapere l'arte si persuadono; e nel vedere i segni
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Edizione Torrentiniana
    acquistato quella cognizione, con la pratica del mondo, che fanno i filo-
    sofi con la speculazione e per gli scritti. Talché chi giudicioso e nella pittu-
    ra intendente si trova, vede la terribilità dell'arte, et in quelle figure
    scorge i pensieri e gli affetti, i quali mai per altro che per lui non furono
25   dipinti. Così vede ancora quivi come si fa il variare delle tante attitudini
    negli strani e diversi gesti di giovani, vecchi, maschi, femmine: nei quali a
    chi non si mostra il terrore dell'arte, insieme con quella grazia che
    egli aveva da la natura? perché fa scuotere i cuori di tutti quegli che
    non son saputi, come di quegli che sanno in tal mestiero. Vi sono gli scorti
30   che paiono di rilievo, e, con la unione, la morbidezza e la finezza nelle
    parti delle dolcezze da lui dipinte, mostrano veramente come hanno da
    essere le pitture fatte da' buoni e veri pittori; e vedesi nei contorni delle
    cose, girate da lui per una via che da altri che da lui non potrebbono esser
    fatte, il vero giudizio e la vera dannazione e ressurressione. E questo
35   nell'arte nostra è quello esempio e quella gran pittura mandata da Dio
    agli uomini in terra, acciò che veggano come il Fato fa quando gli intel-
    letti dal supremo grado in terra descendono et hanno in essi infusa la gra-
    zia e la divinità del sapere. Questa opera mena prigioni legati quegli che
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