Volume 6

Edizione Giuntina
    col remo, ad imitazione di quello che espresse il suo famigliarissimo
    Dante, quando disse:
    Caron demonio, con occhi di bragia
    Loro accennando, tutte le raccoglie;
5   Batte col remo qualunque si adagia.
    Né si può imaginare quanto di varietà sia nelle teste di que' Dia-
    voli, mostri veramente d'inferno. Nei peccatori si conosce il peccato
    e la tema insieme del danno eterno. Et oltra a ogni bellezza straordi-
    naria è il vedere tanta opera sì unitamente dipinta e condotta, che
10   ella pare fatta in un giorno e con quella fine che mai minio nissuno
    si condusse talmente. E nel vero la moltitudine delle figure, la ter-
    ribilità e grandezza dell'opera è tale che non si può descrivere, essen-
    do piena di tutti i possibili umani affetti et avendogli tutti maravi-
    gliosamente espressi; avvengaché i superbi, gli invidiosi, gli avari, i
15   lussuriosi e gli altri così fatti si riconoschino agevolmente da ogni
    bello spirito, per avere osservato ogni decoro, sì d'aria, sì d'attitu-
    dini e sì d'ogni altra naturale circostanzia nel figurarli. Cosa che,
    se bene è maravigliosa e grande, non è stata impossibile a questo
    uomo, per essere stato sempre accorto e savio, et avere visto uomini
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Edizione Torrentiniana
20   imitazione di quello che espresse il suo famigliarissimo Dante, quando
    disse:
    Caron demonio, con occhi di bragia
    Loro accennando, tutte le raccoglie;
    Batte col remo qualunque si adagia.
25   Né si può imaginare quanto di varietà sia nelle teste di que' Diavoli,
    mostri veramente d'inferno. Nei peccatori si conosce il peccato e la tema
    insieme del danno eterno. Et oltre a ogni bellezza straordinaria è il ve-
    dere tanta opera sì unitamente dipinta e condotta, che ella pare fatta in
    un giorno e con quella fine che mai minio nessuno si condusse talmente. E
30   nel vero la moltitudine delle figure, la terribilità e grandezza dell'opera
    è tale che non si può descrivere, essendo piena di tutti i possibili umani
    affetti et avendogli tutti maravigliosamente espressi; avvengaché i super-
    bi, gli invidiosi, gli avari, i lussuriosi e gli altri così fatti si riconoschino
    agevolmente da ogni bello spirito, per avere osservato ogni decoro, sì d'aria,
35   sì d'attitudini e sì d'ogni altra naturale circunstanzia nel figurarli. Cosa
    che, se bene è maravigliosa e grande, non è stata impossibile a questo uo-
    mo, per essere stato sempre accorto e savio, et aver visto uomini assai et
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