Volume 6

Edizione Giuntina
    quantunque e' fussi già vecchio, e volentieri se ne sarebbe stato a
    Roma, poi che senza cercarla gli era venuta questa occasione per non
    tornare più a Fiorenza, avendo molta paura del duca Alessandro de'
    Medici, il quale pensava gli fusse poco amico; per che, avendogli fat-
5   to intendere per il signor Alessandro Vitegli che dovessi vedere dove
    fussi miglior sito per fare il castello e cittadella di Fiorenza, rispose
    non vi volere andare, se non gli era comandato da papa Clemente.
    Finalmente fu fatto lo accordo di questa sepoltura, e che così finissi
    in questo modo: che non si facessi più la sepoltura isolata in forma
10   quadra, ma solamente una di quelle facce sole, in quel modo che
    piaceva a Michelagnolo, e che fussi obligato a metterci di sua mano
    sei statue; et in questo contratto, che si fece col Duca d'Urbino,
    concesse Sua Eccellenzia che Michelagnolo fussi obligato a papa Cle-
    mente quattro mesi dell'anno, o a Fiorenza o dove più gli paresse
15   adoperarlo. Et ancora che paressi a Michelagnolo d'esser quietato,
    non finì per questo; perché desiderando Clemente di vedere l'ultima
    pruova delle forze della sua virtù, lo faceva attendere al cartone del
    Giudizio. Ma egli, mostrando al Papa di essere occupato in quello,
    non restava però con ogni poter suo, e segretamente lavorava sopra
20   le statue che andavano a detta sepoltura.
    Successe l'anno 1533 la morte di papa Clemente, dove a Fiorenza
    si fermò l'opera della Sagrestia e Libreria, la quale, con tanto studio
    cercando si finisse, pure rimase imperfetta. Pensò veramente allora
    Michelagnolo essere libero e potere attendere a dar fine alla sepoltura
25   di Giulio II. Ma essendo creato Paulo Terzo, non passò molto che,
    fattolo chiamare a sé, oltra al fargli carezze et offerte, lo ricercò che
    dovessi servirlo e che lo voleva appresso di sé. Ricusò questo Miche-
    lagnolo, dicendo che non poteva fare, essendo per contratto obligato
    al Duca d'Urbino finché fussi finita la sepoltura di Giulio.
30   Il Papa ne prese còllora, dicendo: «Io ho avuto 30 anni questo desi-
    derio, et ora che son Papa non me lo caverò ? Io straccerò il contratto
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Edizione Torrentiniana
    volta a Giulio II. E già dato principio a' disegni, successe la morte di
    Clemente VII, la quale fu cagione che egli non seguitò l'opera di Fiorenza:
    la quale con tanto studio cercandosi di finire, pure rimase imperfetta,
35   perché i maestri che per essa lavorarono furono licenziati da chi non po-
    teva più spendere. Successe poi la felicissima creazione di papa Paulo
    Terzo Farnese, domestico et amico suo, il quale, sapendo che l'animo di
    Michele Agnolo era di finire la già cominciata opera in Roma da sé medesimo
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