Volume 6

Edizione Giuntina
    maraviglioso e cosa molto vaga; ma nel ritorno de' Medici fu
    restituito a Baccio.
    Fatto lo accordo, Baccio Valori, comessario del Papa, ebbe comis-
    sione di far pigliare e mettere al Bargello certi cittadini de' più par-
5   ziali; e la corte medesima cercò di Michelagnolo a casa, il quale,
    dubitandone, s'era fuggito segretamente in casa d'un suo grande
    amico, ove stette molti giorni nascosto: tanto che, passato la furia,
    ricordandosi papa Clemente della virtù di Michelagnolo, fe' fare di-
    ligenza di trovarlo, con ordine che non se gli dicessi niente, anzi
10   che se gli tornassi le solite provisioni e che egli attendessi
    all'opera di S. Lorenzo, mettendovi per proveditore messer Giovam-
    batista Figiovanni, antico servidore di casa Medici e priore di S. Lo-
    renzo. Dove assicurato Michelagnolo cominciò, per farsi amico Bac-
    cio Valori, una figura di tre braccia di marmo, che era uno Apollo
15   che si cavava del turcasso una freccia, e lo condusse presso al fine;
    il quale è oggi nella camera del Principe di Fiorenza, cosa rarissima,
    ancora che non sia finita del tutto.
    In questo tempo essendo mandato a Michelagnolo un gentiluomo
    del duca Alfonso di Ferrara, che aveva inteso che gli aveva fatto qual-
20   cosa rara di suo mano, per non perdere una gioia così fatta, arrivato
    che fu in Fiorenza e trovatolo, gli presentò lettere di credenza da quel
    signore. Dove Michelagnolo, fattogli accoglienze, gli mostrò la Leda
    dipinta da lui, che abraccia il Cigno, e Castore e Polluce che uscivano
    dell'uovo, in certo quadro grande dipinto a tempera col fiato; e pen-
25   sando il mandato del Duca, al nome che sentiva fuori di Michela-
    gnolo, che dovessi aver fatto qualche gran cosa, non conoscendo né
    l'artificio né l'ecc[ellenza] di quella figura, disse a Michelagnolo: «Oh,
    questa è una poca cosa». Gli dimandò Michelagnolo che mestiero
    fussi il suo, sapendo egli che niuno meglio può dar giudizio delle cose
30   che si fanno che coloro che vi sono essercitati pur assai drento. Ri-
    spose g[h]ignando: «Io son mercante», credendo non essere stato
    conosciuto da Michelagnolo per gentiluomo, e quasi fattosi beffe
    d'una tal dimanda, mostrando ancora insieme sprezzare l'industria
    de' Fiorentini. Michelagnolo, che aveva inteso benissimo el parlar
35   così fatto, rispose alla prima: «Voi farete questa volta mala mercan-
    zia per il vostro signore. Levatevimi dinanzi».
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Edizione Torrentiniana
    tenuto maraviglioso e cosa molto vaga; ma nel ritorno de' Medici fu re-
    stituito a Baccio.
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