Volume 6

Edizione Giuntina
    partito, per sicurtà della persona sua si deliberò partire di Firenze
    et andarsene a Vinezia senza farsi conoscere per la strada a nessuno.
    Partì dunque segretamente per la via del monte di San Miniato, che
    nessuno il seppe, menandone seco Antonio Mini, suo creato, e 'l
5   Piloto orefice, amico suo fedele, e con essi portarono sul dosso uno
    imbottito per uno di scudi ne' giubboni. Et a Ferrara condotti, ri-
    posandosi, avvenne che, per gli sospetti della guerra e per la lega
    dello Imperatore e del Papa, che erano intorno a Fiorenza, il duca
    Alfonso da Este teneva ordini in Ferrara, e voleva sapere secretamen-
10   te dagli osti che alloggiavano i nomi di tutti coloro che ogni dì al-
    log[g]iavano, e la listra de' forestieri, di che nazione si fossero, ogni
    dì si faceva portare.
    Avvenne dunque che, essendo Michelagnolo quivi con animo di
    non esser conosciuto, e con li suoi scavalcato, fu ciò per
15   questa via noto al Duca, che se ne rallegrò per esser divenuto amico
    suo. Era quel principe di grande animo e, mentre che visse, si dilettò
    continuamente della virtù. Mandò sùbito alcuni de' primi della sua
    corte, che per parte di Sua Ecc[ellenza] in palazzo e dove era il Duca
    lo conducessero, et i cavalli et ogni sua cosa levassero, e bonissimo
20   allog[g]iamento in palazzo gli dessero. Michelagnolo, trovandosi in
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Edizione Torrentiniana
    è vero che, stringendosi poi ogni giorno più le cose dello assedio, per si-
    curtà della sua persona egli pur finalmente si risolvé a partirsi di Fio-
    renza et andarsene a Vinegia. E per questo segretamente, che nessuno lo
    sapesse, fece provisione, menandone seco Antonio Mini, suo creato, e 'l
25   Piloto orefice, amico fido suo, e con essi portarono sul dosso uno imbottito
    per uno di scudi ne' giubboni. Et a Ferrara condotti, riposandosi, avenne
    che per gli sospetti della guerra e per la lega dello Imperatore e del Papa,
    ch'erano intorno a Fiorenza, il duca Alfonso da Este teneva ordini in
    Ferrara, e voleva sapere secretamente dagli osti che allog[g]iavano i nomi
30   di tutti coloro che ogni dì allog[g]iavano, e la lista de' forestieri, di che
    nazione si fossero, ogni dì si faceva portare.
    Avvenne dunque che, essendo Michelagnolo quivi con li suoi scavalcato,
    fu ciò per questa via noto al Duca; per che egli, il quale fu principe di
    grande animo e, mentre che visse, si dilettò continuamente delle virtù,
35   mandò sùbito alcuni de' primi della sua corte, che per parte di Sua
    Eccellenzia in palazzo e dove era il Duca lo conducessero, et i cavalli et
    ogni sua cosa levassero, e bonissimo allog[g]iamento in palazzo gli dessero.
    Michele Agnolo, trovandosi in forza altrui, fu costretto ubbidire e, quel
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