Volume 6

Edizione Giuntina
    dell'Aurora, femina ignuda e da fare uscire il maninconico dell'animo
    e smarire lo stile alla scultura ? Nella quale attitudine si cono-
    sce il suo sollecito levarsi sonac[c]hiosa, svilupparsi dalle piume,
    perché pare che nel destarsi ella abbia trovato serrato gli occhi a quel
5   gran Duca; onde si storce con amaritudine, dolendosi nella sua con-
    tinovata bellezza in segno del gran dolore. E che potrò io dire della
    Notte, statua non rara ma unica ? Chi è quello che abbia per alcun
    secolo in tale arte veduto mai statue antiche o moderne così fatte?
    conoscendosi non solo la quiete di chi dorme, ma il dolore e la ma-
10   linconia di chi perde cosa onorata e grande. Credasi pure che questa
    sia quella Notte la quale oscuri tutti coloro che per alcun tempo
    nella scultura e nel disegno pensavano, non dico di passarlo, ma di
    paragonarlo già mai. Nella qual figura quella sonnolenza si scorge
    che nelle imagini adormentate si vede. Per che da persone dottissi-
15   me furono in lode sua fatti molti versi latini e rime volgari, come que-
    sti, de' quali non si sa l'autore:
    La Notte, che tu vedi in sì dolci atti
    Dormir, fu da uno Angelo scolpita
    In questo sasso: e, perché dorme, ha vita.
20   Destala, se nol credi, e parleratti.
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Edizione Torrentiniana
    il maninconico dell'animo e smarrire lo stile alla scultura? Nella quale
    attitudine si conosce il suo sollecito levarsi sonnacchiosa, svilupparsi da le
    piume, perché par che nel destarsi ella abbia trovato serrati gli occhi a
    quel gran Duca; onde si storce con amaritudine, dolendosi nella sua con-
25   tinovata bellezza in segno del gran dolore. E che potrò io dire della Notte,
    statua unica o rara? Chi è quello che abbia per alcun secolo in tale arte
    veduto mai statue antiche o moderne così fatte? conoscendosi non solo la
    quiete di chi dorme, ma il dolore e la maninconia chi chi perde cosa ono-
    rata e grande. Credasi pure che questa sia quella Notte la quale oscuri
30   tutti coloro che per alcun tempo nella scultura e nel disegno pensano, non
    dico di passarlo, ma di paragonarlo già mai. Nella qual figura quella
    sonnolenzia si scorge che nelle imagini addormentate si vede. Per che da
    persone dottissime furono in lode sua fatti molti versi latini e rime vol-
    gari, come questi, de' quali non si sa l'autore:
35   La Notte, che tu vedi in sì dolci atti
    Dormir, fu da uno Angelo scolpita
    In questo sasso; e, perché dorme, ha vita.
    Destala, se nol credi, e parleratti.
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