Volume 6

Edizione Giuntina
    persone. E per l'architettura concorsero molti artefici a Roma al Pa-
    pa, e fecero disegni Baccio d'Agnolo, Antonio da San Gallo, Andrea
    e Iacopo Sansovino, il grazioso Raffaello da Urbino, il quale nella
    venuta del Papa fu poi condotto a Fiorenza per tale effetto. Laonde
5   Michelagnolo si risolse di fare un modello e non volere altro che lui,
    in tal cosa, superiore o guida dell'architettura. Ma questo non vo-
    lere aiuto fu cagione che né egli né altri operasse, e que' maestri,
    disperati, ai loro soliti esercizii si ritornassero. E Michelagnolo, an-
    dando a Carrara, [passò da Fiorenza], con una comissione che da
10   Iacopo Salviati gli fussino pagati mille scudi; ma essendo nella giun-
    ta sua serrato Iacopo in camera per faccende con alcuni cittadini,
    Michelagnolo non volle aspettare l'udienza, ma si partì senza far mot-
    to e sùbito andò a Carrara. Intese Iacopo dello arrivo di Michela-
    gnolo, e non lo trovando in Fiorenza, gli mandò i mille scudi
15   a Carrara. Voleva il mandato che gli facesse la ricevuta; al quale
    disse che erano per la spesa del Papa e non per interesso suo: che
    gli riportasse, ché non usava far quitanza né riceute per altri; onde
    per tema colui ritornò senza a Iacopo.
    Mentre che egli era a Carrara e che e' faceva cavar marmi non
20   meno per la sepoltura di Giulio che per la facciata, pensando pur di
    finirla, gli fu scritto che, avendo inteso papa Leone che nelle mon-
    tagne di Pietrasanta a Seravezza, sul dominio fiorentino, nella altezza
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Edizione Torrentiniana
    l'architettura concorsero molti artefici a Roma al Papa, e fecero disegni
    Baccio d'Agnolo, Antonio da San Gallo, Andrea Sansovino, il grazioso
25   Raffaello da Urbino, il quale nella venuta del Papa fu poi condotto a
    Fiorenza per tale effetto. Laonde Michele Agnolo si risolse di fare un mo-
    dello e non volere altro che lui, in tal cosa, superiore o guida dell'architet-
    tura. Ma questo non volere aiuto fu cagione che né egli né altri operasse, e
    che quei maestri, disperati, ai loro soliti esercizii si ritornassero. E Michele
30   Agnolo, andando a Carrara, passò da Fiorenza, con una commissione che
    da Iacopo Salviati gli fossero pagati mille scudi; ma essendo nella giunta
    sua serrato Iacopo in camera per faccende con alcuni cittadini, Michele
    Agnolo non volle aspettare l'udienza, ma si partì senza far motto e sùbito
    andò a Carrara. Intese Iacopo de lo arrivo di Michele Agnolo, e non lo
35   ritrovando in Fiorenza, gli mandò i mille scudi a Carrara. Voleva il man-
    dato che gli facesse la riceuta; al quale disse che erano per la spesa del Pa-
    pa e non per interesse suo: che gli riportasse, ché non usava far quitanza né
    recevute per altri; onde per tema colui se ne ritornò senza a Iacopo.
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