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che Moisè messe di bronzo sopra il legno. Nella quale storia viva- |
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mente si conosce la diversità delle morti che fanno coloro che privi |
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sono d'ogni speranza per il morso di quelle; dove si vede il veleno |
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atrocissimo far di spasmo e paura morire infiniti, senza il legare le |
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gambe et avvolgere a le braccia coloro che, rimasti in quella |
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attitudine ch'egli erano, non si possono muovere; senza le bellissime |
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teste che gridano et arrovesciate si disperano. Né manco belli di tutti |
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questi sono coloro che, riguardando il serpente e sentendosi nel ri- |
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guardarlo alleggerire il dolore e rendere la vita, lo riguardano con |
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affetto grandissimo; fra i quali si vede una femina che è sostenuta |
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da uno, d'una maniera che e' si conosce non meno l'aiuto che l'è |
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pòrto da chi la regge, che il bisogno di lei in sì sùbita paura e pun- |
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tura. Similmente nell'altra, dove Assuero essendo in letto legge i suoi |
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annali, son figure molto belle; e tra l'altre vi si veg[g]on tre figure |
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a una tavola che mangiano, nelle quali rapresenta il consiglio cheùssi |
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fece di liberare il popolo Ebreo e di appiccare Aman; la quale figura |
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fu da lui in scorto straordinariamente condotta, avvengaché e' finse |
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il tronco che regge la persona di colui, e quel braccio che viene in- |
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nanzi, non dipinti ma vivi e rilevati in fuori, così con' quella gamba |
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che manda innanzi, e simil' parti che vanno dentro: figura certamente, |