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tempo mostra volere alzarsi e serrare il libro: cosa dificilis- |
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sima, per non dire impossibile, ad ogni altro che al suo maestro. |
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Che si può egli dire delle 4 storie da' canti ne' peducci di quella |
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volta ? dove nell'una Davit, con quella forza puerile che più si può |
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nella vincita d'un Gigante, spiccandoli il collo, fa stupire alcune teste |
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di soldati che sono intorno al campo; come [fanno] ancora maraviglia- |
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re altrui le bellissime attitudini che egli fece nella storia di Iudit, nel- |
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l'altro canto, nella quale apparisce il tronco di Oloferne, che privo |
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della testa si risente, mentre che ella mette la morta testa in una ce- |
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sta in capo a una sua fantesca vecchia, la quale, per essere grande di |
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persona, si china acciò Iudit la possa aggiugnere per acconciarla bene; |
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e mentre che ella, tenendo le mani al peso, cerca di ricoprirla e, vol- |
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tando la testa verso il tronco - il quale, così morto, nello alzare una |
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gamba et un braccio fa romore dentro nel padiglione -, mostra nella |
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vista il timore del campo e la paura del morto: pittura veramente |
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consideratissima. Ma più bella e più divina di questa e di tutte l'al- |
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tre ancora è la storia delle Serpi di Moisè, la quale è sopra il sinistro |
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canto dello altare, conciosiaché in lei si vede la strage che fa de' morti |
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il piovere, il pugnere et il mordere delle serpi, e vi apparisce quella |