Volume 6

Edizione Giuntina
    della iustizia che speranza della misericordia divina. Né di minor
    bellezza è la storia del Sacrificio di Caino et Abel, dove sono chi
    porta le legne e chi soffia chinato nel fuoco, et altri che scannono
    la vittima: la quale certo non è fatta con meno considerazione et ac-
5   curatezza che le altre. Usò l'arte medesima et il medesimo giudizio
    nella storia del Diluvio, dove appariscono diverse morti d'uomini,
    che spaventati dal terror di que' giorni cercano il più che possono
    per diverse vie scampo alle lor vite; perciò che nella testa di quelle
    figure si conosce la vita esser in preda della morte, non meno che la
10   paura, il terrore et il disprezzo d'ogni cosa. Vedevisi la pietà di molti,
    aiutandosi l'un l'altro, tirarsi al sommo d'un sasso cercando scampo;
    tra ' quali vi è uno che, abracciato un mezzo morto, cerca il più che
    può di camparlo, che la natura non lo mostra meglio. Non si può
    dir quanto sia bene espressa la storia di Noè, quando inebriato dal
15   vino dorme scoperto, et ha presenti un figliuolo che se ne ride e due
    che lo ricuoprono: storia e virtù d'artefice incomparabile e da non
    poter essere vinta se non da sé medesima. Conciosiaché, come se ella
    per le cose fatte insino allora avessi preso animo, risorse e demostrossi
    molto maggiore nelle cinque Sibille e ne' sette Profeti, fatti qui di
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Edizione Torrentiniana
20   l'Angelo, che ella ha più paura della iustizia che speranza della miseri-
    cordia divina. Né è di minor bellezza la storia del Sacrifizio di Noè,
    dove sono chi porta le legne e chi soffia chinato nel fuoco, et altri che
    scannano la vittima: la quale certo non è fatta con meno considerazione
    et accuratezza che le altre. Usò l'arte medesima et il medesimo giudizio
25   nella storia del Diluvio, dove appariscono diverse morti d'uomini, che spa-
    ventati dal terrore di que' giorni cercano il più che possono per diverse
    vie scampo alle lor vite; perciò che nelle teste di quelle figure si conosce la
    vita esser in preda della morte, non meno che la paura, il terrore et il
    disprezzo d'ogni cosa. Vedevisi la pietà di molti che, aiutandosi l'un l'al-
30   tro tirarsi al sommo d'un sasso, cercano scampo; tra ' quali vi è uno che,
    abbracciato un mez[z]o morto, cerca il più che può di camparlo,
    che la natura non lo mostra meglio. Non si può dire quanto sia bene espres-
    sa la storia di Noè, quando inebriato dal vino dorme scoperto, et ha pre-
    senti un figliuolo che se ne ride e due che lo ricuoprono: storia e virtù d'ar-
35   tefice incomparabile e da non potere essere vinta se non da sé medesima.
    Conciosiaché, come se ella per le cose fatte insino allora avessi preso ani-
    mo, risorse e dimostrossi molto maggiore ne le cinque Sibille e ne' sette
    Profeti, fatti qui di grandezza di cinque braccia l'uno e più, dove in tutti
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