Volume 6

Edizione Giuntina
    alleggiamento di noia, aver durato fatica in cosa onorevole e
    che dee farmi degno appo i virtuosi di pietà, nonché perdono.
    Ma per venire al fine oggimai di sì lungo ragionamento, io ho scrit-
    to come pittore, e con quell'ordine e modo che ho saputo migliore; e
5   quanto alla lingua, in quella ch'io parlo, o fiorentina o toscana ch'ella
    sia, et in quel modo che ho saputo più [faci]le et agevole,
    lasciando gl'ornati e lunghi periodi, la scelta delle voci e gli altri or-
    namenti del parlare e scrivere dottamente a chi non ha, come ho io,
    più le mani ai pennelli che alla penna, e più il capo ai disegni che allo
10   scrivere. E se ho seminati per l'opera molti vocaboli proprii delle no-
    stre arti, dei quali non occorse per aventura servirsi ai più chiari e
    maggiori lumi della lingua nostra, ciò ho fatto per non poter far di
    manco, e per essere inteso da voi Artefici, per i quali, come ho detto,
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Edizione Torrentiniana
    E quando pure altrimenti sia, e' mi sarà contento non piccolo
15   lo aver durato fatica in una cosa tanto onorevole, che io ne merto pietà,
    nonché perdono, da le persone virtuose e dagli artefici miei, a chi brama-
    va di satisfare: quantunque, sì come io gli conosco varii e diversi nella
    maniera, così possa trovargli ancora ne' giudizii e ne' gusti loro. Di-
    spiacerammi però e non poco il non avere onorato coloro che hanno fatto
20   utile a sì belle arti, avendomi sempre le opere loro onorato e fatto grande
    utile, avvengaché, per il poco sapere che io ho, non ne riporti ancora
    quella palma che ho sempre cercata con ogni industria e sommamente
    desiderata, et a la qual forse sarei venuto, se io fussi tanto felice nello
    operare quanto ardente al considerarla e volonteroso a lo esercitarmi.
25   Ma per venire al fine oramai di sì lungo ragionamento, io ho scritto
    come pittore, e nella lingua che io parlo, senza altrimenti considerare
    se ella si è fiorentina o toscana, e se molti vocaboli delle nostre arti, se-
    minati per tutta l'opera, possono usarsi sicuramente, tirandomi a ser-
    virmi di loro il bisogno di essere inteso da' miei artefici più che la voglia
30   di esser lodato. Molte meno ho curato ancora l'ordine comune
    della ortografia, senza cercare altrimenti se la Z è da più che il T,
    o se si puote scriver senza H: perché rimessomene da principio in per-
    sona giudiziosa e degna di onore, come a cosa amata da me e che mi
    ama singularmente, le diedi in cura tutta questa opera, con libertà e
35   piena et intera di guidarla a suo piacimento, pur che i sensi non si al-
    terassino et il contenuto delle parole, ancora che forse male intessuto,
    non si mutasse. Di che (per quanto io conosco) non ho già cagione di
    pentirmi, non essendo massimamente lo intento mio lo insegnare scriver
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