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concetto d'uomo, varietà di corpi, visi, vestimenti, abigliamenti, ce- |
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late, elmi, corazze, acconciature di capi diverse, cavalli, fornimenti, |
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barde, artiglierie d'ogni sorte, navigazioni, tempeste, piogge, nevate, |
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e tante altre cose che io non basto a ricordarmene. Ma chi vede que- |
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st'opera può agevolmente immaginarsi quante fatiche e |
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quante vigilie abbia sopportato in fare, con quanto studio ho potuto |
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maggiore, circa quaranta storie grandi, et alcune di loro in quadri di |
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braccia dieci per ogni verso, con figure grandissime, e in tutte le ma- |
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niere. E se bene mi hanno alcuni de' giovani miei creati aiutato, mi |
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hanno alcuna volta fatto commodo et alcuna no; perciò che ho avuto |
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tallora, come sanno essi, a rifare ogni cosa di mia mano e tutta rico- |
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prire la tavola, perché sia d'una medesima maniera. Le quali storie, |
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dico, trattano delle cose di Fiorenza, dalla sua edificazione insino a |
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oggi, la divisione in quartieri, le città sottoposte, nemici superati, città |
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soggiogate, et in ultimo il principio e fine della guerra di Pisa da uno |
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de' lati, e dall'altro il principio similmente e fine di quella di Siena, |
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una dal governo popolare condotta et ottenuta nello spazio di quat- |
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tordici anni, e l'altra dal Duca in 14 mesi, come si vedrà; oltre quello |
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che è nel palco e sarà nelle facciate, che sono ottanta braccia lunghe |
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ciascuna et alte venti, che tuttavia vo dipignendo a fresco, per poi |
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anco di ciò poter ragionare in detto Dialogo. |
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Il che tutto ho voluto dire infin qui non per altro che per mostrare |
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con quanta fatica mi sono adoperato et adopero tuttavia nelle cose |
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dell'arte, e con quante giuste cagioni potrei scusarmi dove in alcuna |
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avessi (che credo avere in molte) mancato. Aggiugnerò anco che, |
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quasi nel medesimo tempo, ebbi carico di disegnare tutti gl'archi da |
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mostrarsi a Sua E[ccellenza] per determinare l'ordine tutto e poi |
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mettere gran parte in opera, e far finire il già detto grandissimo appa- |
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rato, fatto in Fiorenza per le nozze del signor Principe illustrissimo; |
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di far fare con miei disegni in dieci quadri, alti braccia 14 l'uno et |
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undici larghi, tutte le piazze delle città principali del dominio, tirate |
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in prospettiva, con i loro primi edificatori et insegne, oltre di far fi- |
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nire la testa di detta Sala, cominciata dal Bandinello; di far fare nel- |
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l'altra una scena, la maggiore e più ricca che fusse da altri fatta mai; |
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e finalmente di condurre le scale principali di quel Palazzo, i loro ri- |
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cetti, et il cortile e colonne, in quel modo che sa ognuno e che si è |
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detto di sopra, con quindici città dell'Imperio e del Tiruolo, ritratte |
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di naturale in tanti quadri. |
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Non è anche stato poco il tempo che ne' medesimi tempi ho messo |
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in tirare innanzi, da che prima la cominciai, la loggia e grandissima |