Volume 6

Edizione Giuntina
    della Passione di Cristo. L'anno medesimo, avendo animo il cardi-
    nale Farnese di far dipignere la sala della Cancelleria nel palazzo di
    San Giorgio, monsignor Giovio, disiderando che ciò si facesse per le
    mie mani, mi fece fare molti disegni di varie invenzioni, che poi non
5   furono messi in opera. Nondimeno si risolvé finalmente il cardinale
    ch'ella si facesse in fresco, e con maggior prestezza che fusse possibile,
    per servirsene a certo suo tempo determinato. È la detta sala lunga
    poco più di palmi cento, larga cinquanta et alta altretanto. In cia-
    scuna testa adunque, larga palmi cinquanta, si fece una storia grande,
10   e, in una delle facciate lunghe, due; nell'altra, per essere impedita
    dalle finestre, non si poté far istorie, e però vi si fece un ribattimento,
    simile alla facciata in testa, che è dirimpetto; e per non far basamento,
    come insino a quel tempo s'era usato dagl'artefici in tutte le storie,
    alto da terra nove palmi almeno, feci, per variare e far cosa nuova,
15   nascere scale da terra, fatte in varii modi, et a ciascuna storia la sua.
    E sopra quelle feci poi cominciare a salire le figure a proposito di quel
    suggetto a poco a poco, tanto che trovano il piano dove comincia la
    storia. Lunga e forse noiosa cosa sarebbe dire tutti i particolari e le
    minuzie di queste storie: però toccherò solo e brevemente le cose
20   principali.
    Adunque, in tutte sono storie de' fatti di papa Paulo Terzo, et in
    ciascuna è il suo ritratto di naturale. Nella prima, dove sono, per
    dirle così, le Spedizioni della corte di Roma, si veggiono sopra il Te-
    vere diverse nazioni e diverse ambascerie, con molti ritratti
25   di naturale, che vengono a chieder grazie et ad offerire diversi tributi
    al Papa. Et oltre ciò, in certe nicchione, due figure grandi, poste so-
    pra le porte, che mettono in mezzo la storia, delle quali una è fatta
    per l'Eloquenza, che ha sopra due Vittorie che tengono la testa di Giu-
    lio Cesare, e l'altra per la Iustizia, con due altre Vittorie che tengo-
30   no la testa di Alessandro Magno; e nell'alto del mez[z]o è l'arme di
    detto Papa sostenuta dalla Liberalità e dalla Rimunerazione. Nella
    facciata maggiore è il medesimo Papa che rimunera la virtù, donando
    porzioni, cavalierati, benefizii, pensioni, vescovadi e cappelli di cardi-
    nali; e fra quei che ricevono sono il Sadoleto, Polo, il Bembo, il Con-
35   tarino, il Giovio, il Buonarruoto et altri virtuosi, tutti ritratti di na-
    turale; et in questa è dentro a un gran nicchione una Grazia con un
    corno di dovizia pieno di dignità, il quale ella riversa in terra; e le
    Vettorie che ha sopra, a somiglianza dell'altre, tengono la testa di
    Traiano imperatore. Èvvi anco l'Invidia, che mangia vipere e pare che
40   crepi di veleno; e disopra, nel fine della storia, è l'arme del cardinal
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