|
|
dall'illustrissimo cardinale Farnese, al quale feci, sì come |
|
|
volle, in una tavola alta otto braccia e larga quattro, una Iustizia che |
|
|
abbraccia uno struzzo carico delle dodici Tavole, e con lo scettro |
|
|
che ha la cicogna in cima, et armata il capo d'una celata di ferro e |
5 |
|
d'oro, con tre penne, impresa del giusto giudice, di tre variati colori: |
|
|
era nuda tutta dal mezzo in su. Alla cintura ha costei legati, come |
|
|
prigioni, con catene d'oro i sette Vizii che a lei sono contrarii: la |
|
|
Corruzzione, l'Ignoranza, la Crudeltà, il Timore, il Tradimento, la |
|
|
Bugia e la Maledicenza; sopra le quali è posta in sulle spalle la Verità, |
10 |
|
tutta nuda, offerta dal Tempo alla Iustizia, con un presente di due |
|
|
colombe, fatte per l'Innocenza; alla quale Verità mette in capo essa |
|
|
Iustizia una corona di quercia per la Fortezza dell'animo. La quale |
|
|
tutta opera condussi con ogni accurata diligenza, come seppi il meglio. |
|
|
Nel medesimo tempo, facendo io gran servitù a Michelagnolo Buo- |
15 |
|
narruoti e pigliando da lui parere in tutte le cose mie, egli mi pose |
|
|
per sua bontà molta più affezione: e fu cagione il suo consigliarmi |
|
|
a ciò, per avere veduto alcuni disegni miei, che io mi diedi di nuovo |
|
|
e con miglior modo allo studio delle cose d'architettura; il che per |
|
|
aventura non arei fatto già mai, se quell'uomo eccellentissimo non mi |
20 |
|
avesse detto quel che mi disse, che per modestia lo taccio. |
|
|
Il San Piero seguente, essendo grandissimi caldi in Roma, et aven- |
|
|
do lì consumata tutta quella vernata del 1543, me ne tornai |
|
|
a Fiorenza, dove in casa messer Ottaviano de' Medici, la quale io |
|
|
poteva dir casa mia, feci a messer Biagio Mei lucchese, suo compare, |
25 |
|
in una tavola il medesimo concetto di quella di messer Bindo in |
|
|
Santo Apostolo; ma variai, dalla invenzione in fuore, ogni cosa: e |
|
|
quella finita, si mise in Lucca in San Piero Cigoli, alla sua cappella. |
|
|
Feci in un'altra della medesima grandezza, cioè alta sette braccia e |
|
|
larga quattro, la Nostra Donna, San Ieronimo, San Luca, Santa Ce- |
30 |
|
cilia, Santa Marta, Santo Agostino e San Guido romito; la quale |
|
|
tavola fu messa nel Duomo di Pisa, dove n'erano molte altre di mano |
|
|
d'uomini eccellenti. Ma non ebbi sì tosto condotto questa al suo fine, |
|
|
che l'Operaio di detto Duomo mi diede a fare un'altra: nella quale, |
|
|
perché aveva andare similmente la Nostra Donna, per variare dall'al- |
35 |
|
tra, feci essa Madonna con Cristo morto a piè della croce posato in |
|
|
grembo a lei, i ladroni in alto sopra le croci, e, con le Marie e Nicco- |
|
|
demo che sono intorno, accomodati i Santi titolari di quelle cappelle, |
|
|
che tutti fanno componimento e vaga la storia di quella tavola. |
|
|
Di nuovo tornato a Roma l'anno 1544, oltre a molti quadri che |
40 |
|
feci a diversi amici, de' quali non accade far memoria, feci un quadro |