Volume 6

Edizione Giuntina
    e la rifeci quale la si vede di nuovo tutta. Et invitato dalla soli-
    tudine, feci, in quel medesimo luogo dimorando, un quadro al detto
    messer Ottaviano, nel quale dipinsi un San Giovanni ignudo e gio-
    vinetto fra certi scogli e massi, e che io ritrassi dal naturale di que'
5   monti. Né a pena ebbi finite quest'opere, che capitò a Camaldoli
    messer Bindo Altoviti per fare dalla cella di Santo Alberigo, luogo di
    que' Padri, una condotta a Roma, per via del Tevere, di grossi abeti
    per la fabrica di San Piero; il quale veggendo tutte l'opere da me state
    fatte in quel luogo, e per mia buona sorte piacendogli, prima che di lì
10   partisse, si risolvé che io gli facessi, per la sua chiesa di Santo Apostolo
    di Firenze, una tavola. Per che, finita quella di Camaldoli con la fac-
    ciata della cappella in fresco - dove feci esperimento di unire il colo-
    rito a olio con quello, e riuscimmi assai acconciamente -, me ne venni
    a Fiorenza e feci la detta tavola. E perché aveva a dare saggio di me
15   a Fiorenza, non avendovi più fatto somigliante opera, [e] aveva molti
    concorrenti e desiderio di acquistare nome, mi disposi a volere in
    quell'opera far il mio sforzo e mettervi quanta diligenza mi fusse mai
    possibile. E per potere ciò fare scarico di ogni molesto pensiero, prima
    maritai la mia terza sorella e comperai una casa principiata in Arezzo,
20   con un sito da fare orti bellissimi nel borgo di San Vito, nella miglior
    aria di quella città.
    D'ottobre adunque, l'anno 1540, cominciai la tavola di messer
    Bindo, per farvi una storia che dimostrasse la Concezione di Nostra
    Donna, secondo che era il titolo della cappella. La qual cosa, perché
25   a me era assai malagevole, avutone messer Bindo ed io il parere di
    molti comuni amici, uomini litterati, la feci finalmente in questa ma-
    niera. Figurato l'albero del peccato originale nel mezzo della tavola,
    alle radici di esso, come primi transgressori del comandamento di
    Dio, feci ignudi e legati Adamo et Eva; e dopo agl'altri rami feci
30   legati di mano in mano Abram, Isac, Iacob, Moisè, Aron, Iosuè,
    Davit, e gl'altri Re successivamente, secondo i tempi: tutti, dico, le-
    gati per ambedue le braccia, eccetto Samuel e S. Giovanni Batista,
    i quali sono legati per un solo braccio, per essere stati santificati nel
    ventre. Al tronco dell'albero feci avvolto con la coda l'Antico Ser-
35   pente, il quale, avendo dal mezzo in sù in forma umana, ha le mani
    legate di dietro: sopra il capo gli ha un piede, calcandogli le corna,
    la gloriosa Vergine, che l'altro tiene sopra una luna, essendo vestita
    di sole e coronata di 12 stelle; la qual Vergine, dico, è so-
    stenuta in aria dentro a uno splendore da molti Angeletti nudi, il-
40   luminati dai raggi che vengono da lei: i quali raggi parimente, passando
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