Volume 6

Edizione Giuntina
    mandò Sua Santità Giuliano da San Gallo, che, dettogli da che veniva
    il difetto, lo confortò a seguitare e gli insegnò a levare le muffe. Là
    dove condottola fino alla metà, il Papa, che v'era poi andato a vedere
    alcune volte per certe scale a piuoli aiutato da Michelagnolo, volse
5   che ella si scoprissi, perché era di natura frettoloso et impaziente e
    non poteva aspettare ch'ella fussi perfetta et avessi avuto, come si di-
    ce, l'ultima mano.
    Trasse, sùbito che fu scoperta, tutta Roma a vedere, et il Papa
    fu il primo, non avendo pazienzia che abassassi la polvere per il di-
10   sfare de' palchi. Dove Raffaello da Urbino, che era molto eccellente
    in imitare, vistola, mutò sùbito maniera e fece a un tratto, per mostra-
    re la virtù sua, i Profeti e le Sibille dell'opera della Pace; e Bramante
    allora tentò che l'altra metà della cappella si desse dal Papa
    a Raffaello. Il che inteso Michelagnolo, si dolse di Bramante e disse
15   al Papa, senza avergli rispetto, molti difetti e della vita e delle opere
    sue d'architettura, che, come s'è visto poi, Michelagnolo nella fab-
    brica di San Piero n'è stato correttore. Ma il Papa, conoscendo ogni
    giorno più la virtù di Michelagnolo, volse che seguitasse e, veduto
    l'opera scoperta, giudicò che Michelagnolo l'altra metà la poteva mi-
20   gliorare assai. E così del tutto condusse alla fine perfettamente in
    venti mesi da sé solo quell'opera, senza aiuto pure di chi gli maci-
    nassi i colori.
    Èssi Michelagnolo doluto talvolta che, per la fretta che li faceva il
    Papa, e' non la potessi finire come arebbe voluto a modo suo, diman-
25   dandogli il Papa importunamente quando e' finirebbe. Dove una vol-
    ta fra l'altre gli rispose che ella sarebbe finita «quando io arò satisfatto
    a me nelle cose dell'arte». «E noi vogliamo - rispose il Papa - che
    satisfacciate a noi nella voglia che aviamo di farla presto»; gli con-
    chiuse finalmente che, se non la finiva presto, che lo farebbe gettare
30   giù da quel palco. Dove Michelagnolo, che temeva et aveva da temere
    la furia del Papa, finì sùbito senza metter tempo in mezzo quel che
    ci mancava; e disfatto il resto del palco, la scoperse la mattina d'Ogni
    Santi, che 'l Papa andò in cappella a cantare la messa, con satisfa-
    zione di tutta quella città.
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Edizione Torrentiniana
35   Pier Soderini; per il che gli fu inviato da Piero e raccomandato
    ch'al Papa lo introducesse. Onde nella giunta di Michele Agnolo, senten-
    dosi il cardinale indisposto, mandò un suo vescovo di casa, che per sua
    parte lo introducesse. Onde nello arrivare dinanzi al Papa, che spasseggiando
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