Volume 6

Edizione Giuntina
    nostri desiderii sortischino felice et avventuroso fine, il quale, ben-
    ché di giovenile aspetto, e con l'ali e cieco e di altiera e superba
    vista si dimostrasse, timido nondimeno e tremante alcuna volta pa-
    reva che fusse per una volubile ruota sopra la quale di posarsi sem-
5   brava, dubitando quasi (come spesse volte avvenir si vede) che per
    ogni minimo rivolgimento cascare con molta agevolezza ne potesse.
    E con lui si vedeva il Buono Evento, od il Felice Fine dell'imprese
    che noi ci vogliàn dire, figurato per un lieto e vago giovane, tenente in
    una delle mani una taz[z]a e nell'altra una spiga et un papavero. Segui-
10   tava poi in forma di vergine d'oriental palma inghirlandata, e con una
    stella in fronte e con un ramo della medesima palma in mano, Anna
    Perenna, per Dea dagl'antichi venerata, credendo che far felice l'anno
    potesse; e con lei si vedevan venire due Feciali, con la romana
    toga di verminacea ghirlanda adorni, e con una troia et un sasso in
15   mano, denotante la spezie del giuramento che fare eran soliti quando
    per il popul romano alcuna cosa promettevano. Dietro a' quali si ve-
    devan venir poi (le religiose cirimonie della guerra seguitando) con la
    gabinia e purpurea toga un Consolo romano con l'aste in mano, e con
    lui due romani Senatori togati anch'essi, e due soldati con tutte l'armi
20   e con il romano pilo; seguitando ultimamente, perché questa e tutte
    l'altre squadre chiudessero, di gialli e bianchi e di leonati drappi
    adorna, e con diversi instrumenti da batter le monete in mano, la
    Pecunia, il cui uso, per quanto si crede, fu da Iano primieramente
    (come cosa al genere umano necessaria) ritrovato et introdotto.
25   Tali furono i carri e le squadre della meravigliosa e non mai più
    tal veduta mascherata, né che forse mai più a' giorni nostri sarà per
    vedersi, intorno alla quale, lasciando stare come troppo gran peso per
    le mie spalle le immense et incomparabili lodi che convenevoli le sa-
    rebbero, molto giudiziosamente erano state ordinate sei ricchissime
30   maschere, che molto bene con tutta l'invenzione confacendosi, si
    videro qua e là a guisa di sergenti, anzi pure di capitani, secondo che
    mestiero faceva, trascorrere e tenere la lunghissima fila, che circa un
    mez[z]o miglio di cammino occupava, con decoro e con grazia insie-
    me ordinata e ristretta.
35   Ma avvicinandosi oramai la fine dello splendido e lietissimo Carno-
    vale, che vie più lieto e con vie più splendore stato celebrato sarebbe,
    se l'importuna morte di Pio Quarto, poco innanzi seguita, non avesse
    disturbato una buona quantità di reverendissimi cardinali e d'altri si-
    gnori principalissimi, che di tutta Italia, alle realissime noz[z]e invitati,
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