Volume 6

Edizione Giuntina
    un'accesa e rosseggiante fiamma. Ma dopo loro si vedeva venire
    Servio Tullo re di Roma, che di Vulcano anch'egli esser nato si crede,
    in capo a cui, sì come a Ceculio in mano, per accennamento del felice
    augurio, si vedeva da una simil fiamma esser mirabilmente fatta
5   splendida et avventurosa ghirlanda. Vedevasi poi la gelosa Procri, del
    prescritto Erictonio figliuola e moglie di Cefalo, a cui per memoria
    dell'antica favola sembrava essere da un dardo il petto trapassato; e
    con lei si vedeva Orizia sua sorella, in verginale e leggiadro abito, che
    Pandione re d'Atene, di reali e greci vestimenti adorno, e con loro del
10   medesimo padre nato, in mezzo mettevano. Ma Progne e Filomena,
    di costui figliuole, vestite l'una di pelle di cervo, con un'aste in mano
    e con una garrula rondinella in testa, e l'altra un rosignuolo nel me-
    desimo luogo portando, et in mano similmente (denotando il suo mi-
    sero caso) un donnesco burattello lavorato avendo, pareva, benché
15   di ricco abito adorna, che tutta mesta l'amato padre seguitasse; aven-
    do con loro, perché l'ultima parte della squadra chiudesse, Cacca di
    Cacco sorella, per Dea dagl'antichi adorata, perciò che, deposto il fra-
    terno amore, si dice avere ad Ercole manifestato l'inganno delle fu-
    rate vacche.
20  
CARRO DUODICESIMO DI IUNONE
    Ma la regina Iunone, di reale e ricca e superba corona e di traspa-
    renti e lucide vesti adorna, passato Vulcano, si vide con molta maestà
    sul duodicesimo non men di nessun degl'altri pomposo carro venire,
    da due vaghissimi pavoni tirato, dividendo le cinque istoriette de'
25   suoi gesti, che in esso dipinte si vedevano, Licoria e Beroe e Deio-
    peia, sue più belle e da lei più gradite Ninfe. Ma per la prima delle
    prescritte istorie si vedeva da lei convertirsi la misera Calisto in orsa,
    quantunque fusse poi dal pietoso Giove fra le principalissime stelle
    in ciel collocata; e nella seconda si vedeva quando, trasformatasi nella
30   sembianza di Beroe, persuadeva alla mal accorta Semele che chiedes-
    se in grazia a Giove che con lei si volesse giacere in quella guisa che
    con la moglie Iunone era usato, per lo che, come impotente a sostene-
    re la forza de' celesti splendori, ardendo la misera, si vedeva essergli
    da Giove del ventre Bacco cavato, e nel suo medesimo riponendolo,
35   serbarlo al maturo tempo del parto. Sì come nella terza si vedeva pre-
    gar Eolo a mandare gl'impetuosi suoi venti a dispergere l'armata del
    troiano Enea; e come nella quarta si vedeva, tutta gelosa similmente,
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