Volume 6

Edizione Giuntina
    Stravagantemente fu poi l'Amicizia, che dopo loro veniva, figurata,
    perciò che questa, benché in forma di giovane donna, si vedeva avere
    di frondi di melagrano e di mortella la nuda testa inghirlandata, con
    una roz[z]a veste indosso, in cui si leggeva: MORS ET VITA , e col petto
5   aperto, sì che scorgervisi entro il cuore si poteva, in cui si vedeva si-
    milmente scritto: LONGE ET PROPE , portando un secco olmo in mano,
    da una fresca e feconda vite abbracciato. Erasi con costei accompagna-
    to l'onesto e l'inonesto Piacere, stravagantemente figurato anch'egli
    sotto forma di due giovani, che con le stiene l'una con l'altra d'essere
10   appiccate sembravano: l'una bianca e, come disse Dante, guercia e
    coi piè distorti, e l'altra (benché nera) d'onesta e graziosa forma, cinta
    con bella avvertenza dell'ingemmato e dorato cesto, e con un freno
    e con un commune braccio da misurare in mano. La quale era segui-
    tata dalla Dea Virginense, solita anticamente invocarsi nelle noz[z]e
15   anch'ella, perché ell'aiutasse sciorre allo sposo la verginal zona; per lo
    che di lini e bianchi panni tutta vestita, e di smeraldi e da un gallo la
    testa inghirlandata, si vedeva con la prescritta zona e con un rami-
    cello di agno casto in mano camminare, essendosi con lei accompagna-
    ta la tanto e da tanti desiderata Bellez[z]a, in forma di vaga e fiorita e
20   tutta di gigli incoronata vergine; e con loro Ebe la Dea della gioven-
    tù, vergine anch'ella et anch'ella ricchissimamente e con infinita leg-
    giadria vestita, e d'aurata e vaga ghirlanda incoronata ed adorna, e
    con un vez[z]oso ramicello di fiorito mandorlo in mano; chiudendo ul-
    timamente il leggiadrissimo drappello l'Allegrez[z]a, vergine e vaga et
25   inghirlandata similmente, e che un tirso, tutto di ghirlande e di varia-
    te frondi e fiori contesto, in mano anch'ella et in simil guisa portava.
   
CARRO OTTAVO DI MERCURIO
    Fu dato a Mercurio poi, che il caduceo et il cappello et i talari ave-
    va, l'ottavo carro, da due naturalissime cicogne tirato, e ricco fatto
30   anch'egli ed adorno da cinque delle sue favole. Per la prima delle qua-
    li si vedeva come messaggero di Giove apparire su le nuove mura di
    Cartagine all'innamorato Enea, e comandargli che quindi partendosi
    dovesse alla volta d'Italia venire; sì come per la seconda si vedeva la
    misera Aglauro esser da lui convertita in sasso; e come per la terza, di
35   comandamento di Giove, si vedeva similmente legare agli scogli del
    monte Caucaso il troppo audace Prometeo; ma nella quarta si
    vedeva un'altra volta convertire il mal accorto Batto in quella pietra
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