Volume 6

Edizione Giuntina
    Veniva dopo costoro Enomano re della greca Pisa, di Marte figliuo-
    lo anch'egli, e che nell'una mano, come re, un reale scettro teneva, e
    nell'altra una rotta carretta per memoria del tradimento usatogli dal-
    l'auriga Mirmillo, combattendo per la figliuola Ippodamia contro a
5   Pelope, di lei amante. Ma dopo loro si vedevano venire Ascalafo et
    Ialmeno, di Marte anch'essi figliuoli, di militare e ricco abito adorni,
    rammemorando per le navi, di cui ciascuno una in mano aveva, il po-
    deroso soccorso da loro con cinquanta navi porto agl'assediati Troia-
    ni. Erano questi seguitati dalla bella Ninfa Brittona, di Marte simil-
10   mente figliuola, con una rete per ricordanza del suo misero caso in
    braccio, e dalla non men bella Ermione, che del medesimo Marte e
    della vaghissima Venere nacque, e che moglie fu del tebano Cadmo, a
    cui si tiene che Vulcano già un bellissimo collare donasse; per lo che
    si vedeva costei, col prescritto collare al collo, nelle parti superiori
15   avere di femmina sembianza, e nelle inferiori (denotando che col ma-
    rito in serpente fu convertita) si vedeva essere di serpentino scoglio
    coperta. Avevano queste dietro a sé, con un sanguinoso coltello in
    mano e con uno sparato capretto ad armacollo, il molto in vista
    fiero Ipervio, del medesimo padre nato, da cui si dice che prima im-
20   pararono gl'uomini ad uccidere i bruti animali; e con lui il non men
    fiero Etolo, da Marte anch'egli prodotto, fra ' quali di rosso abito
    adorna, tutto di neri ricami consperso, con la spumante bocca e con
    un rinocero[n]te in testa e con un cinocefalo in groppa, si vedeva la
    cieca Ira camminare.Ma la Fraude, con la faccia d'uom
25   giusto e con l'altre parti quali da Dante nell'Inferno descritte si leggo-
    no, e la Minaccia, per una spada et un bastone che in mano aveva
    minacciosa veramente in vista, di bigio e rosso drappo coperta e con
    l'aperta bocca dopo costoro di camminar seguitando, si vedevano die-
    tro a sé lasciare il gran ministro di Marte, Furore, e la pallida e non
30   meno a Marte convenevole Morte: essendo quegli di oscuro rossore
    stato tutto vestito e tinto, e con le mani dietro legate, sembrando sur
    un gran fascio di diverse armi molto minaccioso sedersi, e questa
    tutta pallida (come si è detto) e di neri drappi coperta, con gl'occhi
    chiusi, non meno spaventevole e non meno orribile dimostrandosi. Le
35   Spoglie poi, sotto figura d'una femmina di leonina pelle adorna, con
    un antico trofeo in mano, si vedeva dopo costoro venire, la quale pa-
    reva che di due prigioni feriti e legati, che in mez[z]o la mettevano,
    quasi gloriar si volesse; avendo dietro a sé, per ultima fila di sì terribile
    schiera, una in sembianza molto gagliarda femmina con due corna di
40   toro in testa e con uno elefante in mano, figurata per la Forza, con cui
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