Volume 6

Edizione Giuntina
    per ciascuno si vedevano dopo costoro camminare, co' quali Iarba
    re di Getulia, del medesimo Giove figliuolo, di bianca benda cinto e
    con una testa di leone sopravi un cocodrillo per cappello, contesto
    nell'altre parti di foglie di canna e di papiro e di diversi mostri, e con
5   lo scettro et una fiamma d'acceso fuoco in mano, accompagnato s'era.
    Ma Xanto, il troiano Fiume, di Giove pur figliuolo anch'egli, sotto
    umana forma, ma tutto giallo e tutto ignudo e tutto toso, con il ver-
    sante vaso in mano, e Sarpedone re di Licia, suo fratello, con mae-
    strevole abito e con un monticello in mano, di leoni e di serpenti pieno,
10   si vedevano dopo loro venire: chiudendo in ultimo l'ultima parte del-
    la grande squadra quattro armati Cureti, che le spade assai sovente
    l'una con l'altra percuotevano, rinovando per ciò la memoria del
    monte Ida, ove Giove fu per loro opera dal vorace Saturno salvato,
    nascondendo con lo strepito dell'armi il vagito del tenero fanciullo.
15   Fra ' quali in ultimo e con l'ultima coppia per maggior dignità si vide,
    con l'ali e senza piedi, quasi regina degl'altri, con molto fasto e gran-
    dez[z]a la superba Fortuna altieramente venire.
   
CARRO SESTO DI MARTE
    Ma Marte, il bellicoso e fiero Dio, di lucidissime armi coperto, ebbe
20   il sesto non poco adorno e non poco pomposo carro, da due feroci e
    molto a' veri simiglianti lupi tirato, in cui la moglie Nereine e la fi-
    gliuola Evadne, di basso rilievo figuratevi, facevano spartimento a tre
    delle sue favole che, come degl'altri s'è detto, dipinte vi erano. Per la
    prima delle quali, in vendetta della violata Alcippe, si vedeva da lui
25   uccidere il misero figliuolo di Nettunno Alirtozio; e per la seconda, in
    sembiante tutto amoroso, si vedeva giacere con Rea Silvia e generarne
    i due gran conditori di Roma Romulo e Remo; sì come per la terza et
    ultima si vedeva rimanere (quale a' suoi seguaci assai sovente avviene)
    miseramente prigione degl'empi Oto et Efialte. Ma inna[n]zi al carro,
30   per le prime figure che precedendo cavalcavano, si vedevano poi due
    de' suoi sacerdoti Salii, de' soliti scudi ancili e delle solite armi e vesti
    coperti et adorni, mettendo loro in testa in vece di celata due cappelli
    a sembianza di conii; e si vedevano esser seguitati dai predetti Romulo
    e Remo, a guisa di pastori con pelli di lupi rusticamente coperti, met-
35   tendo, per distinguere l'uno dall'altro, a Remo sei et a Romulo, per
    memoria dell'augurio più felice, dodici avvoltoi nell'acconciatura di
    testa.
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