Volume 6

Edizione Giuntina
    maestà sedere, inghirlandato di frondi simili a quelle della comune
    oliva, e con una Vettoria nella destra mano, da una fascia di bianca
    lana incoronata e con un reale scettro nella sinistra, in cima a cui
    l'imperiale aquila pareva che posata si fusse. Ma ne' piedi della sede
5   (per più maestevole e pomposa renderla) si vedeva da una parte Niobe
    con i figliuoli morire per le saette d'Apollo e di Diana, e dall'altra
    sett'uomini combattenti, che in mez[z]o a sé d'aver sembravano un
    putto con la testa di bianca lana fasciata, sì come dall'altro si vedeva
    Ercole e Teseo, che con le famose Amaz[z]oni di combattere mostra-
10   vano. Ma a piè del carro, tirato da due molto grandi e molto propria-
    mente figurate aquile, si vedeva poi, sì come degl'altri s'è detto, cam-
    minare Bellorofonte di reale abito e di real diadema adorno,
    per accennamento della cui favola sopra la prescritta diadema si ve-
    deva la da lui uccisa Chimera, avendo in sua compagnia il giovane
15   Perseo, di Giove e di Danae disceso, con la solita testa di Medusa in
    mano e con il solito coltello al fianco; e con loro il prescritto Epafo,
    che una testa d'africano elefante per cappello aveva. Ma Ercole, di
    Giove e di Alcmena nato, con l'usata pelle del leone e con l'usata
    clava si vedeva dopo costoro venire, et in sua compagnia avere Scita,
20   il fratello (benché di altra madre nato), ritrovator primo dell'arco e
    delle saette, per lo che di esse si vedeva che le mani et il fianco ador-
    nato s'era. Ma dopo questi si vedevano i due graziosi gemelli Castore
    e Polluce, non meno vagamente sopra due lattati et animosi corsieri
    in militare abito cavalcare, avendo ciascuno sopra la celata, che l'una
25   d'otto e l'altra di diece stelle era conspersa, una splendida fiammella
    per cimiere, accennando alla salutevol luce, che oggi di Santo Ermo
    è detta, che a' marinari per segno della cessata tempesta apparir suole,
    e per le stelle significar volendo come in cielo da Giove, per il segno di
    Gemini, collocati furono. La Giustizia poi, bella e giovane, che una
30   deforme e brutta femmina con un bastone battendo finalmente stran-
    golava, si vedeva dopo costoro venire, alla quale quattro degli Dei
    Penati, due maschi e due femmine, facevano compagnia; dimostran-
    do questi, benché in abito barbaresco e stravagante, e benché con un
    frontespizio in testa che, con la base all'insù volta, le teste d'un gio-
35   vane e d'un vecchio sosteneva, per l'aurata catena, che al collo con un
    cuore attaccato avevano, e per le lunghe et ample e pompose vesti,
    d'esser persone molto gravi e di molto et alto consiglio. Il che con
    gran ragione fu fatto, poiché di Giove consiglieri furono dagl'antichi
    scrittori reputati. Ma i due Palici, di Giove e di Talia nati, di leonati
40   drappi adorni e di diverse spighe inghirlandati, con un altare in mano
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