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tale era la reale insegna, e con matronale abito, la quale in vece di |
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scettro pareva che tenesse in mano un ramicello di larice et un |
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di cedro, co' cui fumi si dice che gran parte degl'incantamenti suoi |
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fabbricar soleva. Ma le nove Muse, con grazioso ordine camminando, |
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con bellissimo finimento chiudevan l'ultima parte del descritto leg- |
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giadro drappello; le quali sotto forma di leggiadrissime Ninfe, di piu- |
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me di gaz[z]a, per ricordanza delle vinte Sirene, e di altre sorti di |
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penne incoronate, con diversi musicali instrumenti in mano si vede- |
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van figurate; avendo in mez[z]o all'ultime, che il più degno luogo te- |
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nevano, messo di neri e ricchi drappi adorna la Memoria, delle Muse |
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madre, tenente un nero cagnuolo in mano, per la memoria che in |
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questo animale si dice esser mirabile, e con l'acconciatura di testa |
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stravagantemente di variatissime cose composta, denotando le tante e |
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sì variate cose che la memoria è abile a ritenere. |
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CARRO QUINTO DI GIOVE |
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Il gran padre poi degl'uomini e degli Dii Giove, di Saturno figliuo- |
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lo, ebbe il quinto sopra tutti gl'altri ornatissimo e pomposissimo car- |
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ro; perciò che oltre alle cinque favole, che come negl'altri dipinte vi si |
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vedevano, ricco oltre a modo e meraviglioso era reso da tre statue che |
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pomposissimo spartimento alle prescritte favole facevano: dall'una |
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delle quali si vedeva rappresentare l'effigie che si crede essere stata |
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del giovane Epafo, di Io e di Giove nato, e dall'altra quella della vaga |
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Elena, che da Leda ad un parto fu con Castore e Polluce prodotta; sì |
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come dall'ultima si rappresentava quella dell'avo del saggio Ulisse, |
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Arcesio chiamato. |
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Ma per la prima delle favole predette si vedeva Giove convertito in |
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toro trasportare la semplicetta Europa in Creta; sì come per la secon- |
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da si vedeva con perigliosa rapina sotto forma d'aquila volarsene col |
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troiano Ganimede in cielo; e come per la terza, volendo con la bella |
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Egina, di Asopo figliuola, giacersi, si vedeva l'altra sua trasformazione |
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fatta in fuoco; veggendosi per la quarta il medesimo Giove converso |
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in pioggia d'oro discendere nel grembo dell'amata Danae; e nella |
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quinta ed ultima veggendosi liberare il padre Saturno, che da' Titani |
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prigione era (come di sopra si disse) indegnamente tenuto. In tale e |
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così fatto carro poi e sopra una bellissima sede di diversi animali e di |
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molte aurate Vittorie composta, con un mantelletto di diversi animali |
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ed erbe contesto, si vedeva il predetto gran padre Giove con infinita |