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CARRO TERZO DI SATURNO |
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Saturno, di Cielo figliuolo, tutto vecchio e bianco, e che alcuni putti |
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avidamente di divorar sembrava, ebbe il terzo non men dell'altro ador- |
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nato carro, da due grandi e neri buoi tirato, per accrescimento della |
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bellez[z]a del quale, sì come in quello sette, così in questo cinque delle |
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sue favole parve che dipignere si dovessero. E perciò per la prima si |
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vedeva questo Dio essere dalla moglie Opis sopragiunto mentre con |
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la bella e vaga ninfa Fillare a gran diletto si giaceva; per lo che essen- |
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do costretto a trasformarsi, per non esser da lei conosciuto, in cavallo, |
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pareva che di quel coniungimento nascesse poi il centauro Chirone. |
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Sì come nella seconda si vedeva l'altro suo coniungimento con la la- |
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tina Enotria, di cui Iano, Ymmo, Felice e Festo ad un medesimo par- |
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to prodotti furono; per i quali spargendo il medesimo Saturno nel |
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genere umano la tanto utile invenzione del piantar le viti e fare il vino, |
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si vedeva Iano in Lazio arrivare e quivi insegnando ai roz[z]i popoli |
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la paterna invenzione, beendo quella gente intemperatamente il no- |
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vello e piacevolissimo liquore, e perciò poco dopo summersi in un |
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profondissimo sonno, risvegliati finalmente e tenendo d'essere stati |
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da lui avvelenati, si vedevano empiamente trascorrere a lapidarlo et |
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ucciderlo: per lo che commosso Saturno ad ira e gastigandoli con una |
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orribilissima pestilenza, pareva finalmente, per gl'umili preghi de' |
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miseri e per un tempio da loro su la Rupe Tarpeia edificatogli, che |
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benigno e placato si rendesse. Ma nella terza si vedeva figurato poi |
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quando, volendo crudelmente divorarsi il figliuolo Giove, gl'era dal- |
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l'accorta moglie e dalle pietose figliuole mandato in quella vece il |
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sasso, il quale rimandato loro indietro da lui, si vedeva ri- |
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manerne con infinita tristezza et amaritudine. Sì come nella quarta |
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era la medesima favola dipinta (di che nel passato carro di Cielo si |
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disse), cioè quando egli tagliava i genitali al predetto Cielo, da cui i |
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Giganti e le Furie e Venere ebbero origine. E sì come nell'ultima si |
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vedeva similmente quando, da' Titani fatto prigione, era dal pietoso |
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figliuolo Giove liberato. |
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Per dimostrar poi la credenza che si ha che l'istorie a' tempi di |
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Saturno primieramente cominciassero a scriversi, con l'autorità d'ap- |
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provato scrittore, si vedeva figurato un Tritone, con una marina conca |
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sonante e con la doppia coda quasi in terra fitta, chiudere l'ultima |
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parte del carro; a' piè di cui (si come degl'altri s'è detto) si vedeva di |
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verdi panni adorna e con un candido ermellino in braccio, che un |