Volume 6

Edizione Giuntina
    sì come della spuma dell'altra, che in mare d'esser caduta sem-
    brava, si vedeva con diverso parto prodursi la bellissima Venere. Ma
    nella sesta si vedeva espressa quell'ira che co' Titani ebbe, per esser-
    gli da loro stati lasciati, come si è detto, i genitali tagliare; e sì come
5   nella settima ed ultima si scorgeva similmente questo medesimo Dio
    dagl'Atlantidi adorarsi et essergli religiosamente edificati tempî et al-
    tari. Ma a' piè del carro poi (sì come nell'altro si disse) si vedeva ca-
    valcare il nero e vecchio e bendato Atlante, che di aver con le robuste
    spalle sostenuto il Cielo avuto ha nome: per lo che una grande e tur-
10   china e stellata palla in mano stata messa gl'era. Ma dopo lui, con leg-
    giadro abito di cacciatore, si vedeva camminare il bello e giovane
    Yade suo figliuolo, a cui facevan compagnia le sette sorelle, Yade
    anch'esse dette, cinque delle quali, tutte d'oro risplendenti, si vede-
    vano una testa di toro per ciascuna in capo avere, perciò che anch'esse
15   si dice che ornamento sono della testa del celeste Toro, e l'altre due,
    come manco in ciel chiare, parve che di argentato drappo bigio vestir
    si dovessero. Ma dopo costoro, per sette altre simili Stelle figurate, se-
    guivano le sette Pleiadi, del medesimo Atlante figliuole, l'una delle
    quali, perciò che anch'ella poco lucida in ciel si dimostra, del mede-
20   simo e solo drappo bigio parve che dicevolmente adornar si dovesse.
    Sì come l'altre sei, perciò che risplendenti e chiare sono, si
    vedevano nelle parti dinanzi tutte per l'infinito oro lampeggiare e ri-
    lucere, essendo in quelle di dietro di solo puro e bianco vestimento
    coperte, denotare per ciò volendo che, sì come al primo apparir loro
25   pare che la chiara e lucida state abbia principio, così, partendosi, si ve-
    de che l'oscuro e nevoso verno ci lasciano. Il che era anche espresso
    dall'acconciatura di testa che la parte dinanzi di variate spighe conte-
    sta aveva, sì come quella di dietro pareva che tutta di nevi e di ghiac-
    cio e di brinate composta fusse. Seguiva dopo costoro il vecchio e de-
30   forme Titano, che con lui aveva l'audace e fiero Iapeto suo figliuolo;
    ma Prometeo, che di Iapeto nacque, si vedeva tutto grave e veneran-
    do dopo costoro, con una statuetta di terra nell'una delle mani e con
    una face accesa nell'altra, venire, denotando il fuoco che fino di cielo
    a Giove aver furato si dice. Ma dopo lui per ultimi, che la schiera del
35   secondo carro chiudessero, si vedevano, con abito moresco e con una
    testa di religioso elefante per cappello, venire similmente due degli
    Atlantidi che primi, come si disse, il Cielo adorarono, aggiugnendo,
    per dimostrazione delle cose che da loro ne' primi sagrifizii usate fu-
    rono, ad ambo in mano un gran maz[z]o di simpullo, di mappa, di
40   dolobra e di acerra.
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