Volume 6

Edizione Giuntina
    la lor geneologia scrisse, e che in mano come guidatore un quadro e
    grande et antico vessillo portava, in cui con diversi colori il Cielo et i
    quattro Elementi si dimostravano, essendovi in mez[z]o dipinto un
    grande e greco O attraversato da un serpente che il capo di sparviere
5   aveva; e dopo otto trombetti che con mille graziosi giuochi atteggia-
    vano, figurati per quei tibicini che, privati di poter cibarsi nel tempio,
    per sdegno a Tibure fuggendosi, furono a Roma addormentati et eb-
    bri ingannevolmente e con molti privilegi ricondotti. Da Demogor-
    gone, dico, incominciandoci, si vedeva sotto forma d'una oscura e
10   doppia spelonca il predetto suo carro da due spaventevoli Dragoni
    tirarsi, e per Demogorgone un pallido et arruffato vecchio figurando,
    tutto di nebbie e di caligini coperto, si vedeva nell'anterior parte del-
    la spelonca tutto pigro e nighittoso giacersi, essendo dall'una parte
    messo in mez[z]o dalla giovane Eternità, di verdi drappi (perché ella
15   mai non invecchia) adorna, e dall'altra dal Caos, che quasi d'una
    massa senza veruna forma aveva sembianza. Sorgeva poi fra la pre-
    scritta spelonca, che le tre prescritte figure conteneva, un grazioso
    colletto, tutto d'alberi e di diverse erbe pieno ed adorno, preso per la
    madre Terra, in cui dalla parte di dietro si vedeva un'altra spelonca,
20   benché più oscura della descritta e più cava, nella quale l'Erebo (nella
    guisa che di Demogorgone suo padre si è detto) di giacere similmente
    sembrava, e che similmente dalla Notte, della Terra figliuola, con due
    putti l'uno chiaro e l'altro oscuro in braccio, era dall'una parte messo
    in mez[z]o, e dall'altra dall'Etere, della predetta Notte e dal predetto
25   Erebo nato, che sotto forma d'un risplendente giovane con una turchi-
    na palla in mano parve che figurar si dovesse. Ma a' piè del carro poi
    si vedeva cavalcare la Discordia, separatrice delle confuse cose, e per-
    ciò conservatrice del mondo da' filosofi reputata, e che di Demogor-
    gone prima figliuola è tenuta; e con lei le tre Parche, che di filare e di
30   troncar poi diversi fili sembravano.
    Ma sotto la forma d'un giovane tutto di drappi turchini vestito si
    vedeva il Polo, che una terrestre palla in mano aveva, in cui, accen-
    nando alla favola che di lui si conta, pareva che un vaso d'accesi car-
    boni, che sotto gli stava, molte faville asperse avesse; e si vedeva Pi-
35   tone, di Demogorgone anch'egli figliuolo, che tutto giallo e con una
    affocata massa in mano, sembrava d'essersi col fratello Polo accom-
    pagnato. Veniva poi dopo loro l'Invidia, dell'Erebo e della Notte fi-
    gliuola, e con lei sotto forma d'un pallido e tremante vecchio, che di
    pelle di fugace cervo l'acconciatura di testa e tutti gl'altri vestimenti
40   aveva, il Timore suo fratello. Ma dopo questi si vedeva tutta nera,
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