Volume 6

Edizione Giuntina
    avendo in cima l'alto caval Pegaseo, fu tosto conosciuto esser il
    monte d'Elicona, di cui a poco a poco si vide scendere quella piace-
    volissima schiera de' descritti Cupidi, e con loro Zefiro e la Musica,
    et Amore e Psiche presi per mano, tutta lieta e tutta festante, poi che
5   salva era dall'inferno ritornata, e poi che per intercession di Giove, a'
    preghi del marito Amore, se l'era dopo tant'ira di Venere impetrato
    grazia e perdono. Era con questi Pan e nove altri Satiri con diversi pa-
    storali instrumenti in mano, sotto cui altri musicali instrumenti si na-
    scondevano, che tutti, scendendo dal predetto monte, di condurre
10   mostravano con loro Imeneo, lo Dio delle noz[z]e, di cui sonando e
    cantando le lodi come nelle seguenti canzonette, facendo nella secon-
    da un nuovo et allegrissimo e molto vezzoso ballo, diedero alla festa
    grazioso compimento:
    Dal bel monte Elicona
15   Ecco Imeneo che scende,
    E già la face accende - e s'incorona:
    Di persa s'incorona,
    Odorata e soave,
    Onde il mondo ogni grave - cura scaccia.
20   Dunque, e tu, Psiche, scaccia
    L'aspra tua fera doglia
    E sol gioia s'accoglia - entro al tuo seno.
    Amor dentro al suo seno
    Pur lieto albergo datti,
25   E con mille dolci atti - ti consola;
    Né men Giove consola
    Il tuo passato pianto,
    Ma con riso e con canto - al ciel ti chiede.
    Imeneo, dunque, ognun chiede,
30   Imeneo vago ed adorno:
    Deh, che lieto e chiaro giorno,
    Imeneo, teco oggi riede!
    Imeneo! per l'alma e diva
    Sua GIOVANNA, ognor si sente
35   Dal gran Ren ciascuna riva
    Risonar soavemente;
    E non men l'Arno lucente
    Pel grazioso inclito e pio
    Suo FRANCESCO aver desio
40   D'Imeneo lodar si vede.
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