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suoi, che l'armi gl'amministravano e che anch'essi cantando tenor gli |
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facevano, la seguente et ultima stanza, dicendo: |
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Ecco, madre, andiàn noi; chi l'arco dammi? |
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Chi le saette, ond'io |
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Con l'alto valor mio |
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Tutti i cor vinca, leghi, apra ed infiammi? |
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Tirando anch'egli pur sempre, mentre che questo cantava, nel- |
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l'ascoltante popolo molte e diverse saette, con le quali diede materia |
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di credere che gl'amanti che a recitare incominciarono, da esse quasi |
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mossi, partorissero la seguente Commedia. |
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INTERMEDIO SECONDO |
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Finito il primo atto, et essendo Amore, mentre di prendere la bella |
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Psiche si credea, da' suoi medesimi lacci per l'infinita di lei bellezza |
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rimasto colto, rappresentar volendo quelle invisibili voci, che, come |
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nella favola si legge, erano state da lui per servirla destinate, si vide |
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da una delle quattro strade, che per uso de' recitanti s'erano nella |
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scena lasciate, uscire prima un piccolo Copidino, che in braccio sem- |
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brava di portare un vez[z]oso cigno, col quale (perciò che un ottimo |
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violone nascondeva), mentre con una verga di palustre sala che per ar- |
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chetto gli serviva, di sollaz[z]arsi sembrava, veniva dolcissimamente |
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sonando. Ma dopo lui per le quattro descritte strade della scena si vide |
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similmente, in un istesso tempo, per l'una venire l'amoroso Zefiro, |
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tutto lieto e ridente, e che l'ali e la veste et i calzaretti aveva di diversi |
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fiori contesti, e per l'altra la Musica, conosciuta dalla mano musicale |
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che in testa portava e dalla ricca veste piena di diversi suoi instrumen- |
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ti e di diverse cartiglie, ove erano tutte le note e tutti i tempi di essa |
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segnati, ma molto più perciò che con soavissima armonia si vedeva |
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similmente sonare un bello e gran lirone; sì come dall'altre due, sotto |
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forma di due piccoli Cupidetti, si videro il Gioco e 'l Riso in simil |
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guisa, ridendo e scherzando, apparire. Dopo i quali, mentre a' desti- |
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nati luoghi avviandosi andavano, si videro per le medesime strade, |
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nella medesima guisa e nel medesimo tempo, quattro altri Cupidi |
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uscire, e con quattro ornatissimi leuti andare anch'essi graziosamente |
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sonando; e dopo loro altri quattro Cupidetti simili, due de' quali, con |
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i pomi in mano, sembravano di insieme sollaz[z]arsi; e due, che con |
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gl'archi e con gli strali, con una certa strana amorevolez[z]a, pareva |