Volume 6

Edizione Giuntina
    suoi, che l'armi gl'amministravano e che anch'essi cantando tenor gli
    facevano, la seguente et ultima stanza, dicendo:
    Ecco, madre, andiàn noi; chi l'arco dammi?
    Chi le saette, ond'io
5   Con l'alto valor mio
    Tutti i cor vinca, leghi, apra ed infiammi?
    Tirando anch'egli pur sempre, mentre che questo cantava, nel-
    l'ascoltante popolo molte e diverse saette, con le quali diede materia
    di credere che gl'amanti che a recitare incominciarono, da esse quasi
10   mossi, partorissero la seguente Commedia.
    INTERMEDIO SECONDO
    Finito il primo atto, et essendo Amore, mentre di prendere la bella
    Psiche si credea, da' suoi medesimi lacci per l'infinita di lei bellezza
    rimasto colto, rappresentar volendo quelle invisibili voci, che, come
15   nella favola si legge, erano state da lui per servirla destinate, si vide
    da una delle quattro strade, che per uso de' recitanti s'erano nella
    scena lasciate, uscire prima un piccolo Copidino, che in braccio sem-
    brava di portare un vez[z]oso cigno, col quale (perciò che un ottimo
    violone nascondeva), mentre con una verga di palustre sala che per ar-
20   chetto gli serviva, di sollaz[z]arsi sembrava, veniva dolcissimamente
    sonando. Ma dopo lui per le quattro descritte strade della scena si vide
    similmente, in un istesso tempo, per l'una venire l'amoroso Zefiro,
    tutto lieto e ridente, e che l'ali e la veste et i calzaretti aveva di diversi
    fiori contesti, e per l'altra la Musica, conosciuta dalla mano musicale
25   che in testa portava e dalla ricca veste piena di diversi suoi instrumen-
    ti e di diverse cartiglie, ove erano tutte le note e tutti i tempi di essa
    segnati, ma molto più perciò che con soavissima armonia si vedeva
    similmente sonare un bello e gran lirone; sì come dall'altre due, sotto
    forma di due piccoli Cupidetti, si videro il Gioco e 'l Riso in simil
30   guisa, ridendo e scherzando, apparire. Dopo i quali, mentre a' desti-
    nati luoghi avviandosi andavano, si videro per le medesime strade,
    nella medesima guisa e nel medesimo tempo, quattro altri Cupidi
    uscire, e con quattro ornatissimi leuti andare anch'essi graziosamente
    sonando; e dopo loro altri quattro Cupidetti simili, due de' quali, con
35   i pomi in mano, sembravano di insieme sollaz[z]arsi; e due, che con
    gl'archi e con gli strali, con una certa strana amorevolez[z]a, pareva
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