Volume 6

Edizione Giuntina
    desiderato e grazioso principio al PRIMO INTERMEDIO della Comme-
    dia, cavato, come tutti gl'altri, da quella affettuosa novella di Psiche
    e d'Amore tanto gentilmente da Apuleio nel suo Asin d'oro de-
    scritta, e di essa preso le parti che parsero più principali, e con
5   quanto maggior destrez[z]a si sapeva alla Commedia accomodatole
    (onde, fatto quasi dell'una e dell'altra favola un artifizioso compo-
    nimento, apparisse che quel che nella favola degl'Intermedii ope-
    ravano gli Dii, operassero, quasi che da superior potenza costretti,
    nella favola della Commedia gl'uomini ancora), si vide nel conca-
10   vo cielo della descritta prospettiva (aprendosi quasi in un momen-
    to il primo) apparire un altro molto artifizioso cielo, di cui a poco
    a poco si vedeva uscire una bianca e molto propriamente contra-
    fatta nugola; nella quale con singolar vaghez[z]a pareva che un
    dorato et ingemmato carro si posasse, conosciuto esser di Venere
15   perciò che da due candidissimi cigni si vedeva tirare, et in cui come
    donna e guidatrice si scorgeva similmente quella bellissima dea, tutta
    nuda et inghirlandata di rose e di mortella, con molta maestà sedendo,
    guidare i freni. Aveva costei in sua compagnia le tre Grazie, cono-
    sciute anch'esse dal mostrarsi tutte nude e da' capegli biondissimi,
20   che sciolti su per le spalle cascavano, ma molto più dalla guisa con
    che stavano prese per mano, e le quattro Ore, che l'ali tutte a sem-
    bianza di farfalla dipinte avevano, e che secondo le quattro stagioni
    dell'anno, non senza cagione, erano state in alcune parti distinte;
    perciò che l'una, che tutta adorna la testa et i calzaretti di variati fio-
25   retti e la veste cangiante aveva, per la fiorita e variata Primavera era
    stata voluta figurare; sì come per l'altra, con la ghirlanda e co' calza-
    retti di pallenti spighe contesti, e con i drappi gialli di che adorna si
    era, di denotare s'intendeva la calda State; e come la terza per l'Au-
    tunno fatta, tutta di drappi rossi vestita, significanti la maturità de'
30   pomi, si vedeva de' medesimi pomi e di pampani e d'uve esser stata
    anch'ella tutta coperta et adorna; ma la quarta et ultima, che il ne-
    voso e candido Verno rappresentava, oltre alla turchina veste tutta
    tempestata a fiocchi di neve, aveva i capelli et i calzaretti similmente
    pieni della medesima neve e di brinate e di ghiacci: e tutte, come se-
35   guaci et ancelle di Venere, su la medesima nugola con singolare arti-
    fizio e con bellissimo componimento d'intorno al carro accomodate,
    lasciando dietro a sé Giove e Giunone e Saturno e Marte e
    Mercurio e gl'altri Dei, da cui pareva che la prescritta soavissima ar-
    monia uscisse, si vedevano a poco a poco con bellissima grazia verso
40   la terra calare, e per la lor venuta la scena e la sala tutta di mille preziosissimi
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