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DELLA SALA E DELLA COMMEDIA |
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Ma nella gran sala per l'agiatissime scale ascendendo, in cui la pri- |
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ma e principalissima festa et il principalissimo e nupzial convito fu |
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celebrato, lasciando il ragionare dello stupendo e pomposissimo palco |
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(mirabile per la varietà e moltitudine delle rarissime istorie di pittura, |
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e mirabile per l'ingegnosissima invenzione e per i ricchissimi sparti- |
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menti e per l'infinito oro di che tutto risplender si vede, ma molto |
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più mirabile perciò che per opera d'un solo pittore è stato in pochissi- |
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mo tempo condotto), e dell'altre cose solo a questo luogo appartenenti |
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trattando, dico che veramente non credo che in queste nostre parti si |
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abbia notizia di veruna altra sala maggiore o più sfogata di questa, ma |
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senza dubbio né più bella né più ricca né più adorna né con maggiore |
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agiatez[z]a accomodata di quel che ella si vide quel giorno che la |
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Commedia fu recitata, credo che impossibile a ritrovare al tutto sa- |
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rebbe. Perciò che, oltre alle grandissime facciate, in cui con graziosi |
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spartimenti (non senza poetica invenzione) si vedevano da natural ri- |
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tratte le principali piaz[z]e delle più nobili città di Toscana, et oltre |
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alla vaghissima e grandissima tela di diversi animali in diversi modi |
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cacciati e presi dipinta, che, da un gran cornicione sostenuta, nascon- |
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dendo dietro a sé la prospettiva, in tal guisa l'una delle teste formava |
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che pareva che la gran sala la debita proporzione avesse, tali furono e |
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sì bene accomodati i gradi che intorno la rigiravano, e tal vaghe- |
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z[z]a resero quel giorno l'ornatissime donne, che in grandissimo |
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numero e delle più belle e delle più nobili e delle più ricche convitate |
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vi furono, e tale i signori e ' cavalieri e gl'altri gentiluomini che sopra |
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essi e per il restante della stanza accomodati erano, che senza dubbio, |
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accese le capricciosissime lumiere al cascar della prescritta tela, scuo- |
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prendosi la luminosa prospettiva, ben parve che il paradiso con tutti i |
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cori degl'Angeli si fusse in quello instante aperto; la qual credenza fu |
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meravigliosamente accresciuta da un soavissimo e molto maestrevole |
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e molto pieno concento d'instrumenti e di voci che da quella parte |
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si sentì poco dopo prorompere. Nella qual prospettiva, sfondando |
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molto ingegnosamente con la parte più lontana per la dirittura del |
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ponte e terminando nel fine della strada che via Maggio si chiama, |
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nelle parti più vicine si veniva a rappresentare la bellissima contrada |
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di Santa Trinita. |
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Nella quale, et in tante altre e sì meravigliose cose, poi che gl'occhi |
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de' riguardanti lasciati sfogare per alquanto spazio si furono, dando |