Volume 6

Edizione Giuntina
    quella bellez[z]a e vaghez[z]a in cui oggi può da ciascuno riguardarsi;
    essendosi, oltre alla leggiadra fontana di durissimo porfido che in
    mez[z]o risiede, et oltre al vez[z]oso putto che con l'abbracciato Del-
    fino l'acqua dentro vi getta, in un momento accannellate e secondo
5   l'ordine corintio con bellissima maniera ridotte le nove colonne che in
    mez[z]o a sé lasciano il predetto quadrato cortile e che le rigiranti
    logge, fabricate prima secondo l'uso di que' tempi assai roz[z]amente
    di pietra forte, dall'una parte sostengano, mettendo i campi d'esse
    quasi tutti ad oro e di graziosissimi fogliami sopra gl'accannellamenti
10   riempiendole, e le lor basi e capitelli secondo il buono et antico co-
    stume insieme formando. Ma dentro alle logge, le cui volte tutte era-
    no di stravagantissime e bizarrissime grottesche piene ed adorne, si
    vedevano (sì come in molte medaglie a sua cagion fatte) espressi parte
    de' gloriosi gesti del magnanimo Duca, i quali (se alle cose grandissi-
15   me le men grandi agguagliar si debbono) meco medesimo ho più
    volte considerato essere tanto a quelli del primo Ottaviano Augusto
    somiglianti, che cosa nessuna altra più conforme difficilmente trovar
    si potrebbe. Perciò che, lasciamo stare che l'uno e l'altro sotto un me-
    desimo ascendente del Capricorno nato sia, e lasciamo il trattare che
20   nella medesima giovenile età fussero quasi inaspettatamente al princi-
    pato assunti, e lasciamo delle più importanti vittorie conseguite dal-
    l'uno e dall'altro ne' primi giorni d'agosto, e di vedersi poi le mede-
    sime complessioni e nature nelle cose familiari e dimestiche, e della
    singolare affezione verso le mogli, se non che ne' figliuoli, e nell'as-
25   sunzione al principato, e forse in molt'altre cose, crederrei che più
    felice d'Augusto potesse questo fortunato Duca reputarsi: ma non si
    vede egli nell'uno e nell'altro un ardentissimo e molto straordinario
    desiderio di fabbricare et abbellire e di proccurare che altri fabbrichi
    et abbellisca? Talché, se quegli disse aver trovato Roma di mattoni e
30   lasciarla di saldissime pietre fabbricata, e questi non men veridica-
    mente potrà dire di aver Fiorenza ben di pietre e vaga e bella ricevuta,
    ma di gran lunga lasciarla a' successori e più vaga e più bella e di
    qualsivoglia leggiadro e magnifico e comodo ornamento accresciuta e
    colmata.
35   Per espressione delle quai cose in ciascuna lunetta delle soprascritte
    logge si vedeva con i debiti ornamenti e con singolar grazia accomo-
    dato un ovato, nell'un de' quali si scorgeva la tanto necessaria forti-
    ficazione di Porto Ferraio nell'Elba, con molte galee e navi che dentro
    sicure di starvi sembravano, e la magnanima edificazione nel medesi-
40   mo luogo della città, dall'edificator suo Cosmopoli detta, con un motto
- pagina 311 -
pagina precedentepagina successiva