Volume 6

Edizione Giuntina
    suoi e per riposo e quiete di ciascuno, fra questo illustrissimo
    Principe e questa serenissima regina Giovanna d'Austria, con il motto
    dicente: FAUSTO CUM SIDERE . Sì come nell'altro da man destra si ve-
    deva l'amorevolissimo Duca preso per mano con l'eccellentissima
5   duchessa Leonora sua consorte, donna di virile et ammirabile virtù e
    prudenza, e con cui, mentre ella visse, fu di tale amor congiunto che
    ben potette chiamarsi chiarissimo specchio di marital fede. Ma nella
    sinistra si vedeva il medesimo grazioso Duca stare, come ha sempre
    usato, con cortesia mirabile ad ascoltar molti che di voler parlargli
10   facevan sembiante: e questa era tutta la parte che verso la Piaz[z]a
    riguardava. Ma sotto lo spazioso arco e dentro al capace andito, per
    onde la pompa trapassava, si vedeva dipinto in una delle pareti che la
    volta sostenevano il glorioso Duca in mez[z]o a molti venerabili
    vecchi, co' quali consigliandosi pareva che a molti stesse porgendo
15   varie leggi e statuti in diverse carte scritte, significando le tante leggi
    prudentissimamente emendate o di nuovo fondate da lui, con il
    motto di: LEGIBUS EMENDES . Sì come nell'altra, dimostrando l'utilissi-
    mo pensiero d'ordinare et accrescere la sua valorosa milizia, si vedeva
    il medesimo valoroso Duca (qual veggiamo in molte antiche medaglie)
20   stare sur un militare suggesto a parlamentare a una gran moltitudine
    di soldati che d'intorno gli stavano, con il motto di sopra che diceva:
    ARMIS TUTERIS . Sì come nella gran volta, che in sei quadri scompartita
    era, si vedeva in ciascuno di essi, in vece di que' rosoni che comune-
    mente metter si sogliono, una impresa, o per più propriamente favel-
25   lare un rovescio di medaglia, accomodato alle due descritte istorie del-
    le pareti; et era in un di questi dipinto diverse selle curuli con diversi
    fasci consolari, e nell'altro una donna con le bilance, presa per l'Equi-
    tà, significar con ambi volendo le giuste leggi dover sempre alla seve-
    rità della suprema potestà congiugnere l'equità del discreto giudice;
30   e gl'altri due alla milizia riguardando, e la virtù de' soldati e la debita
    lor fede dimostrando, per l'una di queste cose si vedeva dipinto una
    femmina armata all'antica, e per l'altra molti soldati, che distendendo
    l'una mano sopra un altare, sembravano di porger l'altra al lor Capi-
    tano. Negl'altri due poi che rimanevano, il giusto e desiderato frutto
35   di tutte queste fatiche, cioè la vittoria, descrivendo, si vedeva venir
    pienamente espresso, figurandone secondo il solito due femmine,
    stanti l'una e nell'un de' quadri sopra una gran quadriga, e nell'altro
    l'altra sopra un gran rostro di nave; le quali ambe in una delle mani si
    vedevano tenere un ramo di gloriosa palma e nell'altra una verdeg-
40   giante corona di trionfale alloro; seguitando nel rigirante fregio, che
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