Volume 6

Edizione Giuntina
    la vera fede nella pristina chiarezza e sincerità; il che faceva si-
    milmente manifesto la sua inscrizzione, dicendo:
    NUMINE DEI OPTIMI MAX. ET SINGULARI CIVIUM NOSTRORUM RE-
    LIGIONIS STUDIO ELIGITUR URBS NOSTRA IN QUA GRECIA AMPLIS-
5   SIMUM MEMBRUM A CHRISTIANA PIETATE DISIUNCTUM RELIQUA
    ECCLESIAE CORPORI CONIUNGERETUR.
   
DI SANTA MARIA DEL FIORE
    Alla chiesa poi cattedrale et al principalissimo Duomo, quantunque
    per sé ornatissimo e stupendissimo sia, parve nondimeno, dovendo
10   (come fece), rincontrata da tutto 'l clero, la novella Signora fermarvi-
    si, di abbellirla quanto più pomposamente e religiosamente si pote-
    va e di lumi e di festoni e di scudi, e d'una innumerabile e molto bene
    scompartita quantità di drappelloni, facendo massimamente alla prin-
    cipal porta di conponimento ionico un meraviglioso e graziosissimo
15   ornamento, in cui oltre al resto, che fu in vero ottimamente inteso,
    molto ricche e molto singolari massimamente apparvero dieci istoriet-
    te de' gesti della gloriosa Madre del Nostro Signor Iesù Cristo, di bas-
    so rilievo fatte. Le quali, perciò che di mirabile artifizio furono da chi le
    vide giudicate, si spera che un giorno a concorrenza di quelle stupen-
20   de e meravigliose del tempio di San Giovanni, ma, come in più fiorito
    secolo, più belle e più vaghe, sieno di bronzo per vedersi: ma allora,
    benché di terra, tutte d'oro si vedevano coperte, e con grazioso sparti-
    mento nella porta di legno, che d'oro anch'ella sembrava, erano com-
    messe. Sopra cui, oltre a una grandissima arme de' Medici con le
25   chiavi papali e col regno, tenuta dall'Operazione e dalla Grazia, vi si
    vedevano in una molto bella tela dipinti tutti i Santi tutelari della cit-
    tà, che verso una Madonna et il Figliuolo che in braccio teneva ri-
    volti, pareva che lo pregassero per la salute e felicità d'essa. Sì come
    di sopra con bellissima invenzione e per principale impresa si vedeva
30   una navicella, che col favore d'un prospero vento pareva che a vele
    piene s'incamminasse verso un tranquillissimo porto, significante le
    cristiane azzioni esser bisognose e della divina grazia, et a quelle, non
    come oziosi, esser necessario ancora dalla nostra parte aggiugnere
    la buona disposizione et operazione; il che era chiaramente mostro
35   dal motto che diceva SUN TE DUO ; ma molto più dal bre-
    vissimo epitaffio che sotto se gli vedeva, dicendo:
    CONFIRMA HOC, DEUS, QUOD OPERATUS ES IN NOBIS.
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