Volume 6

Edizione Giuntina
    seguente inscrizzione sopra il capo, e sopra la nicchia che intagliata
    veramente pareva, dicendo:
    COSMUS MEDIC. FLOREN. ET SENAR. DUX II SACRAM D. STE-
    PHANI MILITIAM CHRISTIANAE PIETATIS ET BELLICAE VIRTUTIS DO-
5   MICILIUM FUNDAVIT ANNO MDLXI.
    Sì come nella base della medesima nicchia fra i duoi piedistalli
    delle colonne, con la proporzion corintia composti, si vedeva dipinto
    la presa di Damiata, seguita per opera de' fortissimi Cavalieri fioren-
    tini, augurando quasi a questi suoi novelli una simil gloria e valore. E
10   nella lunetta, o mez[z]o tondo, che sopra le due colonne veniva, si
    vedeva poi l'arme sua propria e particolare delle palle, che per la croce
    rossa, che con bellissima grazi[a] accomodata ci era, faceva chiaramente
    conoscere quella essere del Gran Maestro e capo di essa religione. Ora,
    per universale e publico contento e per rinnovare la memoria di coloro
15   i quali, di questa città o di questa provincia usciti, per integrità di co-
    stumi e per santità di vita chiari furono e di qualche venerata religion
    fondatori, e per accendere gl'animi de' riguardanti all'imitazione della
    bontà e perfezione di essi, parse che dicevol cosa fusse, avendo dalla
    parte destra (come si è detto) messo la statua del Duca, della sagra
20   milizia di Santo Stefano fondatore, dall'altra collocare quella di
    S. Giovanni Gualberto, che cavaliere, secondo l'uso di que' tempi, fu
    anch'egli di corredo, e fu primo fondatore e padre della religion di
    Valembrosa; il quale convenevolmente (sì come il Duca sotto l'ar-
    mata) anch'egli sotto la sacerdotale statua di Religione, in abito
25   similmente di cavaliere che al nimico perdonava posto si vedeva, aven-
    do nel frontespizio sopra la nicchia una simil arme de' Medici con tre
    cappelli cardinaleschi, e nella base l'istoria del miracolo, occorso
    alla Badia a Settimo, del frate che per ordine del predetto San Gio-
    van Gualberto, a confusione degl'eretici e simoniaci, passò con la sua
30   benedizione e con una croce in mano per mez[z]o d'un ardentissimo
    fuoco, et avendo l'inscrizzione similmente in un quadretto di sopra,
    che tutto questo dichiarava dicendo:
    IOANNES GUALBERTUS EQUES NOBILISS. FLOREN. VALLIS UMBRO-
    SIAE FAMILIAE AUCTOR FUIT ANNO MLXI.
35   Col quale veniva terminata questa bellissima et ornatissima princi-
    pal faccia. Ma entrando sotto l'arco vi si vedeva una assai spaziosa
    loggia, o andito o vestibulo che chiamar ce lo vogliamo, nella cui guisa
    si vedevano stare apunto le tre altre entrate, le quali, congiugnendosi
- pagina 293 -
pagina precedentepagina successiva