Volume 6

Edizione Giuntina
    RODULPHUS PRIMUS EX HAC FAMILIA IMP. ALBERTUM PRIMUM AU-
    STRIAE: PRINCIPATU DONAT.
    Ma ritornando poi alla parte sinistra e cominciando dal medesimo
    luogo del mez[z]o, si vedeva a canto all'arme e sopra il finto arco che
5   la torre de' Tornaquinci copriva, la statua del religiosissimo Ferdi-
    nando, della sposa padre, sotto i cui piedi in un gran quadro si vedeva
    dipinta la valorosa resistenza per sua opera fatta, l'anno ventinove,
    nella difesa di Vienna contro al terribile impeto turchesco, denotata
    con il soprascritto motto, dicente:
10   FERDINANDUS PRIMUS IMP. INGENTIBUS COPIIS TURCORUM CUM
    REGE IPSORUM PULSIS VIENNAM NOBILEM URBEM FORTISSIME
    FOELICISSIMEQUE DEFENDIT.
    Sì come nell'angolo era la statua del primo e chiarissimo Massimilia-
    no, e sopra l'arco che piegava verso il palaz[z]o degli Stroz[z]i quella
15   del pacifico Federigo, appoggiata ad un troncon d'oliva, del medesimo
    Massimilian padre. Ma sopra l'ultima colonna, congiunta col sopra-
    detto palaz[z]o degli Stroz[z]i, si vedeva quella del sopradetto primo
    Alberto, quello che (come si disse) fu primo da Ridolfo suo padre
    degli stati d'Austria investito, e che dette l'arme, che ancor oggi si
20   vede, a quella nobilissima Casa, la quale soleva prima essere di cinque
    allodolette in campo d'oro, dove questa, che, come ognun vede, è tut-
    ta rossa con una listra bianca che la divide, dicono che tale da lui si
    messe in uso; perciò che, come ivi in un gran quadro dipinto sotto i
    suoi piedi si vedeva, tale si trovò egli in quella sanguinosissima bat-
25   taglia da lui fatta con Adolfo, stato prima deposto dell'imperial se-
    de, ove il predetto Alberto si vedeva di sua mano ammaz[z]are va-
    lorosamente Adolfo e riportarne l'opime spoglie; e per ciò che, fuor
    che il mez[z]o della persona, che per l'arme bianca era, in tutto il re-
    sto macchiato et imbrodolato quel giorno di sangue si ritrovava, con la
30   medesima maniera di forma e di colori per quella memoria dipigner
    volse l'arme, che poi da' successori di quella Casa gloriosamente se-
    guitata, esser dovesse; leggendosi sotto il quadro, sì come agl'altri,
    una simile inscrizione, che diceva:
    ALBERTUS I IMPER. ADOLFUM CUI LEGIBUS IMPERIUM ABROGA-
35   TUM FUERAT MAGNO PRAELIO VINCIT ET SPOLIA OPIMA REFERT.
    E perché ciascuno degl'otto descritti imp[eradori], oltre all'univer-
    sale arme di tutta la Casa, vivendo n'usò ancora una sua particolare e
    propria, per più manifesto rendere a' riguardanti per cui ciascuna delle
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