Volume 6

Edizione Giuntina
    romane Antoniane tratta, era da Pio IV stata a questo glorioso Duca
    concessa, e da lui (benché con non piccolo dispendio) a Firenze con-
    dotta, a lei magnanimamente e per publico di lei decoro fattone anche
    cortese dono. Sopra cui e sopra il di cui bellissimo capitello che di
5   bronzo, sì come la base, sembrava, e che di bronzo va or facendosi,
    fu posta, benché di terra, ma di color di porfido, perché così ha essere,
    una molto grande e molto eccellente statua di donna tutta armata con
    la celata in testa, rappresentante, per la spada nella destra e per le bi-
    lance nella sinistra mano, una incorruttibile e molto valorosa Giu-
10   stizia.
   
DEL CANTO A' TORNAQUINCI
    Fu fatto il sesto ornamento al Canto de' Tornaquinci; e dirò cosa
    che incredibile parrebbe a chi veduta non l'avesse, perciò che questo
    fu tanto magnifico, tanto pomposo e con tanta arte e grandez[z]a fa-
15   bricato, che, benché congiunto col superbissimo palaz[z]o degli
    Stroz[z]i, atto a far parer nulla le grandissime cose, e benché in sito al
    tutto disastroso per la ineguale rottura delle strade che vi concorrono
    e per altri inconvenienti, tanta nondimeno fu l'eccellenzia dell'arte-
    fice e con tanta ben intesa maniera fu condotto, che pareva che tante
20   difficultà, per più ammirabile e per di maggiore bellez[z]a renderlo, a
    posta concorse vi fussero, accompagnando la ricchez[z]a degl'orna-
    menti, l'altez[z]a degl'archi, la grandez[z]a delle colonne, tutte d'armi
    e di trofei conteste, e le grandi statue che sopra la cima di tutta la
    machina torreggiavano quel bellissimo palaz[z]o, in guisa che ciascu-
25   no giudicato avrebbe che né quell'ornamento ricercasse altra accom-
    pagnatura che d'un palaz[z]o tale, né che a tal palaz[z]o altro or-
    namento che quello si richiedesse; il che, acciò che maggiormente
    s'intenda e per più chiaramente e più distintamente mostrare in che
    maniera questo fatto fusse, necessaria cosa è che, da quelli che fuor
30   dell'arte sono, ci sia alquanto perdonato, se a quelli che di essa si di-
    lettano andrem forse più minutamente che lor convenevole non par-
    rebbe, descrivendo la qualità de' siti e la forma degl'archi: e questo
    per mostrare come i nobili ingegni sanno accomodare gl'ornamenti
    a' luoghi e l'invenzione a' siti con grazia e con vaghez[z]a.
35   Diremo adunque che, perciò che la strada, che dalla colonna a'
    Tornaquinci viene, è (come ognun sa) larghissima, e dovendosi quin-
    di in quella de' Tornabuoni trapassare, la quale per la sua strettez[z]a
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