Volume 6

Edizione Giuntina
    il decimo et ultimo, col suo motto che diceva: TRIBUS CAPTIVA , che
    fu la propria d'Augusto suo conditore, scritto sur uno scudo tenuto
    da un leone, nella quale anticamente Fiorenza soleva rassegnarsi.
    Ma di grandissimo ornamento, oltre a' bellissimi scudi ov'eran l'armi
5   dell'una e l'altra Eccell[enza] e della serenissima Principessa e l'in-
    segna della città, et oltre all'aurea e grande e ducal corona che Fioren-
    za di porger mostrava, fu una principalissima impresa sopra tutti gli
    scudi posta, et a proposito della città messa, che era composta di due
    alcioni faccenti in mare il lor nido al principio del verno: il che si
10   dimostrava con quella parte del Zodiaco che dipinto vi era, in cui si
    vedeva il sole entrare a punto nel segno del Capricorno, con la sua
    anima che diceva: HOC FIDUNT , volendo significare che, sì come gl'al-
    cioni per privilegio della natura nel tempo che il sole entra nel predet-
    to segno di Capricorno, che rende tranquillissimo il mare, possono
15   farvi sicuramente i lor nidi, onde sono quei giorni alcionii chiamati,
    così anche Fiorenza sotto il Capricorno ascendente, e per ciò antica et
    onoratissima impresa del suo ottimo Duca, può, in qualunque sta-
    gione il mondo ne apporti, felicissimamente, come ben fa, riposarsi
    e fiorire. E tutto questo, con tutti gl'altri sopradetti concetti, erano in
20   buona parte dichiarati dall'inscrizione, che, all'altissima Sposa favel-
    lando, accomodatamente et in bellissimo et ornatissimo luogo era
    stata messa, dicendo:
    INGREDERE URBEM FOELICISSIMO CONIUGIO FACTAM TUAM, AUGU-
    STISSIMA VIRGO, FIDE, INGENIIS ET OMNI LAUDE PRAESTANTEM
25   OPTATAQUE PRAESENTIA TUA ET EXIMIA VIRTUTE, SPERATAQUE FAE-
    CUNDITATE, OPTIMORUM PRINCIPUM PATERNAM ET AVITAM CLA-
    RITATEM, FIDELISSIMORUM CIVIUM LAETITIAM, FLORENTIS URBIS
    GLORIAM ET FOELICITATEM AUGE.
   
DELL'ENTRATA DI BORGO OGNI SANTI
30   Seguitando poi verso il Borgo d'Ogni Santi, strada, come ognun sa,
    e bellissima et ampissima e dirittissima, fu all'entrar d'essa con due
    molto gran Colossi figurato in uno l'Austria, per una giovane tutta
    armata all'antica con uno scetro in mano - significante la bellica sua
    potenza per l'imperial degnità, oggi appresso a quella nazion rise-
35   dente et ove pare che al tutto ridotta sia -, e nell'altro una Toscana,
    di religiose vesti adorna e con il sacerdotal lituo in mano, che dimostrava
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