Volume 6

Edizione Giuntina
    1503, la morte di papa Alessandro VI e creato Giulio Secondo (che
    allora Michelagnolo era di anni ventinove in circa), fu chiamato con
    gran suo favore da Giulio II per fargli fare la sepoltura sua, e per
    suo viatico gli fu pagato scudi cento da' suoi oratori. Dove condottosi
5   a Roma, passò molti mesi innanzi che gli facessi mettere mano a
    cosa alcuna. Finalmente si risolvette a un disegno che aveva fatto
    per tal sepoltura, ottimo testimonio della virtù di Michelagnolo, che
    di bellezza e di superbia e di grande ornamento e ricchezza di statue
    passava ogni antica et imperiale sepoltura. Onde cresciuto lo animo
10   a papa Giulio, fu cagione che si risolvé a mettere mano a rifare di
    nuovo la chiesa di S. Piero di Roma per mettercela drento, come
    s'è detto altrove. Così Michelagnolo si misse al lavoro con grande
    animo, e per dargli principio andò a Carrara a cavare tutti i marmi
    con dua suoi garzoni, et in Fiorenza da Alamanno Salviati ebbe a
15   quel conto scudi mille; dove consumò in que' monti otto mesi senza
    altri danari o provisioni, dove ebbe molti capricci di fare in quelle ca-
    ve, per lasciar memoria di sé, come già avevano fatto gli antichi, statue
    grandi, invitato da que' massi. Scelto poi la quantità de' marmi e
    fattoli caricare alla marina e dipoi condotti a Roma, empierono la
20   metà della piazza di S. Pietro intorno a Santa Caterina e fra la chiesa
    e 'l corridore che va a Castello: nel qual luogo Michelagnolo aveva
    fatto la stanza da lavorar le figure et il resto della sepoltura. E perché
    comodamente potessi venire a vedere lavorare, il Papa aveva fatto
    fare un ponte levatoio dal corridore alla stanza, e perciò molto fami-
25   gliare se l'era fatto: che col tempo questi favori gli dettono gran
    noia e persecuzione, e gli generorono molta invidia fra gli artefici suoi.
    Di quest'opera condusse Michelagnolo, vivente Giulio e dopo la
    morte sua, 4 statue finite et 8 abbozzate, come si dirà al suo luogo.
    E perché questa opera fu ordinata con grandissima invenzione, qui
30   di sotto narreremo l'ordine che egli pigliò. E perché ella dovessi mo-
    strare maggior grandezza, volse che ella fussi isolata da poterla vedere
    da tutt'a 4 le facce, che in ciascuna era per un verso braccia 12, e
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Edizione Torrentiniana
    fargli fare la sepoltura, e fattolo venire di Fiorenza, fu a parla-
    mento con esso; e stabilirono insieme di fare una opera per memoria del
35   Papa e per testimonio della virtù di Michele Agnolo, la quale di bellez-
    za, di superbia e d'invenzione passasse ogni antica imperiale sepoltura.
    La quale egli con grande animo cominciò, et andò a Carrara a cavar mar-
    mi e quegli a Fiorenza et a Roma condusse; e per tal cosa fece un modello
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