Volume 6

Edizione Giuntina
    Monte Cavallo, restaurate molte antiche statue di marmo, rifacendo a
    chi braccia, a chi piedi, et ad altra altre parti che mancavano. Et il si-
    mile ha fatto poi nel palazzo de' Pitti a molte statue che v'ha condotto
    per ornamento d'una gran sala il Duca, il quale ha fatte fare al me-
5   desimo, di marmo, la statua di Morgante nano, ignuda, la quale è
    tanto bella e così simile al vero riuscita, che forse non è mai stato ve-
    duto altro mostro così ben fatto né condotto con tanta diligenza simile
    al naturale e proprio; e parimente gl'ha fatto condurre la statua di
    Pietro detto Barbino, nano ingegnoso, letterato e molto gentile, favo-
10   rito dal Duca nostro. Per le quali, dico, tutte cagioni ha meritato Va-
    lerio che gli sia stata allogata da Sua Eccell[enza] la detta statua che
    va alla sepoltura del Buonarruoto, unico maestro di tutti questi Ac-
    cademici valent'uomini.
    Quanto a Francesco Moschino, scultore fiorentino, essendosi di
15   lui in altro luogo favellato a bastanza, basta dir qui che anch'egli è Ac-
    cademico, e che sotto la protezzione del duca Cosimo va continuando
    di lavorare nel Duomo di Pisa, e che nell'apparato delle nozze si portò
    ottimamente negl'ornamenti della porta principale del Palazzo ducale.
    Di Domenico Poggini similmente, essendosi detto di sopra che è
20   scultore valent'uomo e che ha fatto una infinità di medaglie molto si-
    mili al vero et alcun'opere di marmo e di getto, non dirò qui altro di
    lui se non che meritamente è de' nostri Accademici che in dette nozze
    fece alcune statue molto belle, le quali furono poste sopra l'arco della
    Religione al canto alla Paglia, e che ultimamente ha fatto una nuova
25   medaglia del Duca, similissima al naturale e molto bella, e continua-
    mente va lavorando.
    Giovanni Fancegli, overo, come altri il chiamano, Giovanni di
    Stocco, Accademico, ha fatto molte cose di marmo e di pietra che so-
    no riuscite buone sculture; e fra l'altre è molto lodata un'arme di
30   palle con due putti et altri ornamenti, posta in alto sopra le due fine-
    stre inginocchiate della facciata di ser Giovanni Conti in Firenze.
    Et il medesimo dico di Zanobi Last[r]icati, il quale, come buono e
    valente scultore, ha condotto e tuttavia lavora molte opere di marmo
    e di getto, che l'hanno fatto dignissimo d'essere nell'Accademia in
35   compagnia de' sopradetti; e fra l'altre sue cose è molto lodato un
    Mercurio di bronzo, che è nel cortile del palazzo di messer Lorenzo
    Ridolfi, per esser figura stata condotta con tutte quell'avvertenze che
    richieggiono.
    Finalmente, sono stati accettati nell'Accademia alcuni giovani scul-
40   tori che nell'apparato detto delle nozze di Sua Altezza hanno fatto
- pagina 254 -
pagina precedentepagina successiva