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possono sperare nell'avenire, con tanto onore della sua patria quanto |
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gli abbia fatto in alcun tempo altro pittore. |
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Parimente fra gl'altri giovani pittori dell'Accademia si può dire in- |
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gegnoso e valente Santi Tidi, il quale, come in altri luoghi s'è detto, |
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dopo essersi molti anni esercitato in Roma, è tornato finalmente a go- |
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dersi Fiorenza, la quale ha per sua patria, se bene i suoi maggiori |
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sono dal Borgo San Sepolcro, et in quella città d'assai orrevole fami- |
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glia. Costui nell'essequie del Buonarruoto e nelle dette nozze della |
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serenissima Principessa si portò certo nelle cose che dipinse bene af- |
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fatto: ma maggiormente e con molta et incredibile fatica nelle storie |
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ch'e' dipinse nel teatro che fece per le medesime nozze all'illustrissi- |
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mo signor Paol Giordano Orsino, duca di Bracciano, in sulla piazza |
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di San Lorenzo, nel quale dipinse di chiaro scuro, in più pezzi di tele |
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grandissime, istorie de' fatti d'i più uomini illustri di casa Orsina. |
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Ma quello che vaglia si può meglio vedere in due tavole che sono |
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fuori di sua mano, una delle quali è in Ogni Santi, overo San Salva- |
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dore di Firenze (che così è chiamato oggi), già chiesa de' Padri Umi- |
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liati et oggi de' Zoccolanti, nella quale è la Madonna in alto et a basso |
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San Giovanni, San Girolamo et altri Santi; e nell'altra, che è in San |
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Giuseppo dietro a Santa Croce, alla cappella de' Guardi, è una Nati- |
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vità del Signore, fatta con molta diligenzia e con molti ritratti di na- |
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turale: senza molti quadri di Madonne, et altri ritratti che ha fatto in |
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Roma et in Fiorenza, e pitture lavorate in Vaticano, come s'è detto di |
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sopra. |
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Sono anco della medesima Accademia alcun' altri giovani pittori |
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che si sono adoperati negl'apparati sopradetti, parte fiorentini e parte |
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dello Stato. Alessandro del Barbiere fiorentino, giovane di 25 anni, |
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oltre a molte altre cose, dipinse in Palazzo per le dette nozze, con dise- |
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gni et ordine del Vasari, le tele delle facciate della Sala grande, dove |
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sono ritratte le piazze di tutte le città del dominio del signor Duca, |
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nelle quali si portò certo molto bene e mostrossi giovane giu- |
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dizioso e da sperare ogni riuscita. Hanno similmente aiutato al Vasari |
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in queste et altre opere molti altri suoi creati et amici: Domenico Ben- |
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ci, Alessandro Fortori d'Arezzo, Stefano Veltroni suo cugino, et Ora- |
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zio Porta, amendue dal Monte San Savino, Tomaso del Verrocchio. |
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Nella medesima Accademia sono anco molti eccell[enti] artefici fo- |
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restieri, de' quali si è parlato a lungo di sopra in più luoghi; e però |
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basterà che qui si sappino i nomi, acciò siano fra gl'altri Accademici |
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in questa parte annoverati. Sono dunque Federigo Zucchero, Pro- |
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spero Fontana e Lorenzo Sabatini, bolognesi; Marco da Faenza, Tiziano |