Volume 6

Edizione Giuntina
    et altre pietre finissime, che il tutto qui raccontare sarebbe lun-
    ghissima storia. Basta che in questa opera, la quale è presso al fine,
    ha mostrato Bernardo bellissimo ingegno et atto a tutte le cose, ser-
    vendosene quel Signore a molte sue ingegnose fantasie di tirari per
5   pesi d'argani e di linee, oltra che à con facilità trovato il modo di fon-
    dere il cristallo di montagna e purificarlo, e fattone istorie e vasi di più
    colori: che a tutto Bernardo s'intermette, come ancora si vedrà nel
    condurre in poco tempo vasi di porcellana, che hanno tutta la per-
    fezzione ch'e' più antichi e perfetti; che di questo n'è oggi
10   maestro eccellentissimo Giulio da Urbino, quale si trova appresso allo
    illustrissimo duca Alfonso Secondo di Ferrara, che fa cose stupende
    di vasi di terre di più sorte, et a quegli di porcellana dà garbi bellissi-
    mi, oltre al condurre della medesima terra duri, e con pulimento
    straordinario, quadrini et ottangoli e tondi per far pavimenti contra-
15   fatti, che paiono pietre mischie, che di tutte queste cose ha il modo
    il Principe nostro da farne. Ha dato Sua Eccellenzia principio ancora
    a fare un tavolino di gioie con ricco ornamento per accompagnarne
    un altro del duca Cosimo suo padre, fini[to], non è molto, col disegno
    del Vasari, che è cosa rara, commesso tutto nello alabastro orientale,
20   ch'è ne' pezzi grandi di diaspri e eli[t]ropie, corgnole, lapis[lazzari] et
    aga[t]e, con altre pietre e gioie di pregio che vagliono venti mila scu-
    di. Questo tavolino è stato condotto da Bernardino di Porfirio da Lec-
    cio, del contado di Fiorenza, il quale è eccellente in questo, che con-
    dusse a messer Bindo Altoviti, parimente di diaspri, un ottangolo,
25   commessi nell'ebano et avorio, col disegno del medesimo Vasari; il
    quale Bernardino è oggi al servigio di Loro Eccellenzie.
    E per tornare a Bernardo, dico che nella pittura il medesimo mo-
    strò altresì, fuori dell'aspettazione di molti, che sa non meno fare le
    figure grandi che le piccole, quando fece quella gran tela, di cui si è ra-
30   gionato, nell'essequie di Michelagnolo. Fu anco adoperato Bernardo,
    con suo molto onore, nelle nozze del suo e nostro Prencipe, in alcune
    mascherate, nel Trionfo de' Sogni, come si dirà, negl'Intermedii della
    Commedia che fu recitata in Palazzo, come da altri è stato raccontato
    distesamente. E se avesse costui quando era giovinetto (se bene non
35   passa anco trenta anni) atteso agli studii dell'arte sì come attese al mo-
    do di fortificare, in che spese assai tempo, egli sarebbe oggi per aven-
    tura a tal grado d'eccell[enza] che altri ne stupirebbe: tuttavia si crede
    abbia a conseguire per ogni modo il medesimo fine, se bene alquanto
    più tardi, perciò che è tutto ingegno e virtù; a che si aggiugne l'essere
40   sempre esercitato et adoperato dal suo Signore, et in cose onoratissime.
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