Volume 6

Edizione Giuntina
    Sciorina, che l'uno e l'altro hanno nelle esequie di Michelagnolo e
    nelle nozze di Sua Altezza adoperatosi, che sono stati conumerati fra
    i nostri Accademici.
    Della medesima scuola del Puntormo e Bronzino è anche uscito
5   Batista Naldini, di cui si è in altro luogo favellato, il quale dopo la
    morte del Puntormo, essendo stato in Roma alcun tempo et atteso
    con molto studio all'arte, ha molto acquistato e si è fatto pratico e fie-
    ro dipintore, come molte cose ne mostrano che ha fatto al molto re-
    verendo don Vincenzio Borghini, il quale se n'è molto servito et ha
10   aiutatolo, insieme con Francesco da Poppi, giovane di grande speranza
    e nostro Accademico, che s'è portato bene nelle nozze di Sua Altezza,
    et altri suoi giovani, i quali don Vincenzio va continuamente eserci-
    tandogli et aiutandogli. Di Batista si è servito già più di due anni e ser-
    ve ancora il Vasari nell'opere del Palazzo ducale di Firenze, dove, per
15   la concorrenza di molti altri che nel medesimo luogo lavoravano, ha
    molto acquistato, di maniera che oggi è pari a qualsivoglia altro gio-
    vane della nostra Accademia. E quello che molto piace a chi di ciò ha
    giudizio, si è che egli è spedito e fa l'opere sue senza stento. Ha fatto
    Batista in una tavola a olio, che è in una cappella della Badia di Fio-
20   renza de' Monaci Neri, un Cristo che porta la croce, nella quale
    opera sono molto buone figure; e tuttavia ha fra mano altre opere che
    lo faranno conoscere per valent'uomo.
    Ma non è a niuno de' sopradetti inferiore per ingegno, virtù e
    merito Maso Mazzuoli, detto Maso da San Friano, giovane di cir-
25   ca trenta o 32 anni, il quale ebbe i sui primi principii da Pier-
    francesco di Iacopo di Sandro, nostro Accademico, di cui si è in
    altro luogo favellato. Costui, dico, oltre all'avere mostro quanto sa e
    quanto si può di lui sperare in molti quadri e pitture minori, l'ha
    finalmente mostrato in due tavole con molto suo onore e piena sodi-
30   sfazione dell'universale, avendo in esse mostrato invenzione, disegno,
    maniera, grazia et unione nel colorito. Delle quali tavole in una, che
    è nella chiesa di Santo Apostolo di Firenze, è la Natività di Gesù
    Cristo; e nell'altra, posta nella chiesa di San Piero Maggiore, che è
    bella quanto più non l'arebbe potuta fare un ben pratico e vecchio
35   maestro, è la Visitazione di Nostra Donna e Santa Lisabetta, fatta con
    molte belle considerazioni e giudizio, onde le teste, i panni, l'attitu-
    dini, i casamenti et ogni altra cosa è piena di vaghezza e di grazia.
    Costui nell'esequie del Buonarruoto, come Accademico et amorevole,
    e poi nelle nozze della reina Giovanna, in alcune storie si portò bene
40   oltre modo.
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