Volume 6

Edizione Giuntina
    che l'uno e l'altro somigliano quanto è possibile. Avendo
    Giovambatista Cavalcanti fatto fare di bellissimi mischî, venuti d'ol-
    tramare con grandissima spesa, una cappella in Santo Spirito di Fi-
    renze e quivi riposte l'ossa di Tommaso suo padre, fece fare la testa
5   col busto di esso suo padre a fra' Giovan Agnolo Montorsoli, e la ta-
    vola dipinse Bronzino, facendovi Cristo che in forma d'ortolano ap-
    pare a Maria Madalena, e più lontane due altre Marie: tutte figure
    fatte con incredibile diligenza.
    Avendo alla sua morte lasciata Iacopo Puntormo imperfetta la cap-
10   pella di San Lorenzo, et avendo ordinato il signor Duca che Bronzino
    la finisse, egli vi finì dalla parte del Diluvio molti ignudi che manca-
    vano a basso, e diede perfezzione a quella parte; e dall'altra, dove a
    piè della Ressurrezione de' morti mancavano, nello spazio d'un brac-
    cio incirca per altezza nel largo di tutta la facciata, molte figure, le
15   fece tutte bellissime e della maniera che si veggiono; et a basso fra le
    finestre, in uno spazio che vi restava non dipinto, finì un San Lorenzo
    ignudo sopra una grata, con certi putti intorno. Nella quale tutt'opera
    fece conoscere che aveva con molto miglior giudizio condotte in quel
    luogo le cose sue che non aveva fatto il Puntormo suo maestro le sue
20   pitture di quell'opera; il ritratto del qual Puntormo fece di sua mano
    il Bronzino in un canto della detta cappella, a man ritta del San Lo-
    renzo. Dopo diede ordine il Duca a Bronzino che facesse due tavole
    grandi: una per mandare a Porto Feraio nell'isola dell'Elba alla città
    di Cosmopoli, nel convento de' frati Zoccolanti, edificato da Sua Ec-
25   cellenzia, dentrovi una Deposizione di Cristo di croce con buon nu-
    mero di figure, et un'altra per la nuova chiesa de' Cavalieri di Santo
    Stefano, che poi si è edificata in Pisa insieme col palazzo e spedale
    loro con ordine e disegno di Giorgio Vasari; nella qual tavola dipinse
    Bronzino drentovi la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. Le
30   quali amendue tavole sono state finite con tanta arte, diligenzia, di-
    segno, invenzione e somma vaghezza di colorito, che non si può
    far più: e certo non si doveva meno in una chiesa edificata da un tan-
    to principe, che ha fondata e dotata la detta religione de' Cavalieri.
    In alcuni quadretti piccoli, fatti di piastra di stagno e tutti d'una
35   grandezza medesima, ha dipinto il medesimo tutti gl'uomini grandi
    di casa Medici, cominciando da Giovanni di Bicci e Cosimo Vecchio
    insino alla reina di Francia, per quella linea, e nell'altra da Lorenzo
    fratello di Cosimo Vecchio insino al duca Cosimo e ' suoi figliuoli: i
    quali tutti ritratti sono, per ordine, dietro la porta d'uno studiolo che
40   il Vasari ha fatto fare nell'appartamento delle stanze nuove nel palazzo
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