Volume 6

Edizione Giuntina
    in quattro tramezzi e quattro cartelle, e facendo oltre ciò di metallo
    la statua di detto Pontefice a sedere, in atto di pace; la quale statua fu
    alta palmi 17. Ma dubitando per la grandezza del getto che il metallo
    non raffreddasse, onde ella non riuscisse, messe il metallo nel bagno
5   da basso, per venire abeverando di sotto in sopra. E con questo mo-
    do inusitato venne quel getto benissimo e netto come era la cera, onde
    la stessa pelle che venne dal fuoco non ebbe punto bisogno d'essere
    rinetta, come in essa statua può vedersi: la quale è posta sotto i pri-
    mi archi che reggono la tribuna del nuovo San Piero.
10   Avevano a essere messe a questa sepoltura, la quale secondo un suo
    disegno doveva essere isolata, quattro figure che egli fece di marmo
    con belle invenzioni, secondo che gli fu ordinato da messer Anni-
    bale Caro, che ebbe di ciò cura dal Papa e dal cardinal Farnese. Una
    fu la Giustizia, che è una figura nuda sopra un panno a giacere, con la
15   cintura della spada attraverso al petto, e la spada ascosa; in una mano
    ha i fasci della Iustizia consolare e nell'altra una fiamma di fuoco: è
    giovane nel viso, ha i capegli avvolti, il naso aquilino e d'aspetto sen-
    sitivo. La seconda fu la Prudenza, in forma di matrona, d'aspetto gio-
    vane, con uno specchio in mano, un libro chiuso, e parte ignuda e
20   parte vestita. La terza fu l'Abbondanza, una donna giovane, coronata
    di spighe, con un corno di dovizia in mano e lo staio antico nell'altra,
    et in modo vestita che mostra l'ignudo sotto i panni. L'ultima e quar-
    ta fu la Pace, la quale è una matrona con un putto, che ha cavato
    gl'occhi, e col caduceo di Mercurio. Fecevi similmente una storia pur
25   di metallo, e con ordine del detto Caro, che aveva a essere messa in
    opera con due Fiumi, l'uno fatto per un lago e l'altro per un fiume
    che è nello Stato de' Farnesi; et oltre a tutte queste cose vi andava un
    monte pieno di gigli con l'arco vergine. Ma il tutto non fu poi messo
    in opera per le cagioni che si son dette nella Vita di Michelagnolo. E
30   si può credere che, come queste parti in sé son belle e fatte con molto
    giudizio, così sarebbe riuscito il tutto insieme: tuttavia l'aria della
    piazza è quella che dà il vero lume e fa far retto giudizio dell'opere.
    Il medesimo fra' Guglielmo ha condotto, nello spazio di molti anni,
    quattordici storie, per farle di bronzo, della vita di Cristo: ciascuna
35   delle quali è larga palmi quattro et alta sei, eccetto però una, che è
    palmi dodici alta e larga sei, dove è la Natività di Gesù Cristo con bel-
    lissime fantasie di figure. Nell'altre tredici sono: l'andata di Maria
    con Cristo putto in Ierusalem in su l'asino, con due figure di gran ri-
    lievo e molte di mezzo e basso; la Cena, con tredici figure ben com-
40   poste et un casamento ricchissimo; il lavare i piedi ai Discepoli;
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