Volume 6

Edizione Giuntina
    e dogliose. L'altre due, che sono in alto, una è la Providenza e l'altra
    la Fama; e nel mezzo, al pari di queste, è in bronzo una bellissima
    Natività di Cristo di basso rilievo. In fine di tutta l'opera sono due
    figure di marmo che reggono un'arme di palle di quel signore. Questa
5   opera fu pagata scudi 7800, secondo che furono d'accordo in Roma
    l'illustrissimo cardinal Morone et il signor Agabrio Serbelloni. Il
    medesimo ha fatto al signor Giovambatista Castaldo una statua, pur di
    bronzo, che dee esser posta in non so qual monasterio, con alcuni or-
    namenti. Al detto re Catolico ha fatto un Cristo di marmo, alto più di
10   tre braccia, con la croce e con altri misteri della Passione, che è molto
    lodato. E finalmente ha fra mano la statua del signor Alfonso Davalo,
    marchese famosissimo del Guasto, statagli allogata dal marchese di
    Pescara suo figliuolo, alta quattro braccia, e da dover riuscire ottima
    figura di getto per la diligenza che mette in farla e buona fortuna che
15   ha sempre avuto Lione ne' suoi getti.
    Il quale Lione, per mostrare la grandezza del suo animo, il bello
    ingegno che ha avuto dalla natura et il favore della fortuna, ha con
    molta spesa condotto di bellissima architettura un casotto
    nella contrada de' Moroni, pieno in modo di capricciose invenzio-
20   ni, che non n'è forse un altro simile in tutto Milano. Nel partimento
    della facciata sono sopra a' pilastri sei Prigioni di braccia sei l'uno,
    tutti di pietra viva; e fra essi alcune nicchie fat[t]e a imitazione de-
    gl'antichi, con terminetti, finestre e cornici, tutte varie da quel che
    s'usa e molto graziose; e tutte le parti di sotto corrispondono con
25   bell'ordine a quelle di sopra: le fregiature sono tutte di varii stro-
    menti dell'arti del disegno. Dalla porta principale, mediante un an-
    dito, si entra in un cortile, dove nel mezzo, sopra quattro colonne, è il
    cavallo con la statua di Marco Aurelio, formato di gesso da quel pro-
    prio che è in Campidoglio: dalla quale statua ha voluto che quella
30   sua casa sia dedicata a Marco Aurelio; e quanto ai Prigioni, quel suo
    capriccio da diversi è diversamente interpretato. Oltre al qual ca-
    vallo, come in altro luogo s'è detto, ha in quella sua bella e como-
    dissima abitazione, formate di gesso, quant'opere lodate di scultura o
    di getto ha potuto avere, o moderne o antiche.
35   Un figliuolo di costui, chiamato Pompeo, il quale è oggi al servizio
    del re Filippo di Spagna, non è punto inferiore al padre in lavorare
    conii di medaglie d'acciaio e far di getto figure maravigliose. Onde
    in quella corte è stato concorrente di Giovanpaulo Poggini fiorentino,
    il quale sta anch'egli a' servigi di quel re et ha fatto medaglie bellissi-
40   me. Ma Pompeo, avendo molti anni servito quel re, disegna tornarsene
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