Volume 6

Edizione Giuntina
    volta più che uno di quelli dalle bande, con un arco fra le colonne,
    sopra il quale posa in su' capitegli l'architrave e la cornice. E nel mez-
    zo, dentro all'arco, uno ornamento molto bello di pilastri con cornice
    e frontespizio, col campo d'una tavola di paragone nero bellissimo,
5   dove è la statua d'un Cristo ignudo maggior del vivo, tutta tonda e
    molto buona figura; la quale statua sta in atto di mostrare le sue pia-
    ghe, con un pezzo di panno rilegato nei fianchi fra le gambe e fino in
    terra. Sopra gl'angoli dell'arco sono segni della sua Passione, e tra le
    due colonne, che sono dal lato destro, sta sopra un basamento una
10   statua tutta tonda, fatta per il signor Iano Fregoso, tutta armata al-
    l'antica, salvo che mostra le braccia e le gambe nude, e tiene la man
    manca sopra il pomo della spada che ha cinta, e con la destra il basto-
    ne generale, avendo dietro per investitura, che va dreto alle colonne,
    una Minerva di mezzo rilievo, che stando in aria tiene con una mano
15   una bacchetta ducale, come quella de' Dogi di Vinezia, e con l'altra
    una bandiera, drentovi l'insegna di San Marco; e tra l'altre due co-
    lonne, nell'altra investitura, è la Virtù militare armata col cimiero in
    capo, con il semprevivo sopra, e con l'impresa nella corazza d'uno
    ermellino che sta sopra uno scoglio circondato dal fango, con lettere
20   che dicano: POTIUS MORI QUAM FAEDARI , e con l'insegna Fregosa; e
    sopra è una Vittoria con una ghirlanda di lauro et una palma nelle
    mani. Sopra la colonna, architrave, fregio e cornice è un altro ordine
    di pilastri, sopra le cimase de' quali stanno due figure di marmo tonde
    e due trofei pur tondi e della grandezza delle altre figure. Di queste
25   due statue una è la Fama in atto di levarsi a volo, accennando con la
    man dritta al cielo e con una tromba che suona: e questa ha sottili e
    bellissimi panni attorno e tutto il resto ignuda; e l'altra è fatta per la
    Eternità, la quale è vestita con abito più grave e sta in maestà, tenendo
    nella man manca un cerchio dove ella guarda, e con la destra piglia
30   un lembo di panno, dentrovi palle, che denotano varî secoli, con la
    sfera celeste cinta dalla serpe che con la bocca piglia la coda. Nello
    spazio del mezzo, sopra il cornicione che fa fare e mette in mezzo
    queste due parti, sono tre scaglioni dove seggano due putti grandi et
    ignudi, i quali tengono un grande scudo con l'elmo sopra, drentovi
35   l'insegna Fregosa; e sotto i detti scalini è di paragone un epitaffio di
    lettere grandi dorate. La quale tutta opera è veramente degna d'essere
    lodata, avendola il Danese condotta con molta diligenza, e dato bella
    proporzione e grazia a quel componimento, e fatto con gran studio
    ciascuna figura.
40   È il Danese non pure, come s'è detto, eccellente scultore, ma anco
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