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maggiori del vivo, cioè Ercole che fa scoppiare Anteo, al quale |
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Anteo, invece dello spirito, esce acqua in gran copia per bocca. Final- |
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mente ha condotto l'Amannato il colosso di Nettunno di marmo che |
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è in piazza, alto braccia dieci e mezzo. Ma perché l'opera della fonte, |
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a cui ha da stare in mezzo il detto Nettunno, non è finita, non ne dirò |
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altro. Il medesimo Amannato, come architetto, attende con suo mol- |
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to onore e lode alla fabbrica de' Pitti; nella quale opera ha grande |
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occasione di mostrare la virtù e grandezza dell'animo suo e la magni- |
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ficenza e grande animo del duca Cosimo. Direi molti particolari di |
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questo scultore: ma perché mi è amico et altri, secondo che intendo, |
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scrive le cose sue, non dirò altro per non mettere mano a quello che |
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da altri fie meglio, che io forse non saprei, raccontarlo. |
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Restaci per ultimo, de' discepoli del Sansovino, a far menzione del |
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Danese Cataneo, scultore da Carrara, il quale, essendo anco piccol |
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fanciullo, stette con esso lui a Vinezia; e partitosi d'anni 19 dal detto |
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suo maestro, fece da per sé in San Marco un fanciullo di marmo, et |
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un San Lorenzo nella chiesa de' frati Minori. A San Salvadore un |
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altro fanciullo di marmo, et a San Giovanni e Polo la statua d'un Bac- |
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co ignudo che preme un grappol d'uva d'una vite che s'aggira intor- |
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no a un tronco che ha dietro alle gambe; la quale statua è oggi in casa |
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de' Mozzanighi da San Barnaba. Ha lavorato molte figure per la Li- |
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breria di San Marco e per la Loggia del campanile insieme con altri, |
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de' quali si è di sopra favellato; et oltre le dette, quelle due che già si |
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disse essere nelle stanze del Consiglio de' Dieci. Ritrasse di marmo il |
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cardinale Bembo et il Contarino, capitan generale dell'armata vini- |
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ziana: i quali ambidue sono in Santo Antonio di Padova, con belli e |
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ricchi ornamenti a torno. E nella medesima città di Padova, in San |
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Giovanni di Verdara, è di mano del medesimo il ritratto di messer |
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Girolamo Gigante, iureconsulto dottissimo. A Vinezia ha fatto in |
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Santo Antonio della Giudecca il ritratto naturalissimo del Giusti- |
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niano, luogotenente del Gran Mastro di Malta, e quello del Tiepolo, |
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stato tre volte generale: ma queste non sono anco state messe ai luo- |
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ghi loro. Ma la maggiore opera e più segnalata che abbia |
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fatta il Danese è stato in Verona, a Santa Anastasia, una cappella di |
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marmi, ricca e con figure grandi, al signor Ercole Fregoso in memo- |
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ria del signor Iano, già signor di Genova e poi capitano generale de' |
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Viniziani, al servizio de' quali morì. Questa opera è d'ordine corinto |
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in guisa d'arco trionfale, e divisata da quattro gran colonne tonde |
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striate, con i capitegli a foglie di oliva, che posano sopra un basa- |
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mento di conveniente altezza, facendo il vano del mezzo largo una |