Volume 6

Edizione Giuntina
    Pietro da Salò fu anch'egli discepolo del Sansovino; et avendo du-
    rato a intagliare fogliami infino alla sua età di trenta anni, finalmente,
    aiutato dal Sansovino che gl'insegnò, si diede a fare figure di
    marmo. Nel che si compiacque e studiò di maniera che in due anni
5   faceva da sé, come ne fanno fede alcune opere assai buone che di sua
    mano sono nella tribuna di San Marco, e la statua d'un Marte mag-
    giore del naturale, che è nella facciata del palazzo publico: la quale
    statua è in compagnia di tre altre di mano di buoni artefici. Fece an-
    cora nelle stanze del Consiglio de' Dieci due figure, una di maschio e
10   l'altra di femina, in compagnia d'altre due fatte dal Danese Cataneo,
    scultore di somma lode, il quale, come si dirà, fu anch'egli discepolo
    del Sansovino: le quali figure sono per ornamento d'un camino. Fece
    oltre ciò Pietro tre figure che sono a Santo Antonio, maggiori del vivo
    e tutte tonde, e sono una Giustizia, una Fortezza e la statua d'un ca-
15   pitano generale dell'armata viniziana, condotte con buona pratica.
    Fece ancora la statua d'una Iustizia che ha bella attitudine e buon di-
    segno, posta sopra una colonna nella piazza di Murano, et un'altra
    nella piazza del Rialto di Vinezia, per sostegno di quella pietra, dove si
    fanno i bandi publici, che si chiama il Gobbo di Rialto. Le quali ope-
20   re hanno fatto costui conoscere per bonissimo scultore. In Padova,
    nel Santo fece una Tetide molto bella et un Bacco che prieme un
    grappol d'uva in una tazza; e questa, la quale fu la più dificile figu-
    ra che mai facesse e la migliore, morendo lassò a' suoi figliuoli, che
    l'hanno ancora in casa per venderla a chi meglio conoscerà e paghe-
25   rà le fatiche che in quella fece il loro padre.
    Fu parimente discepolo di Iacopo Alessandro Vittoria da Trento,
    scultore molto eccellente et amicissimo degli studii, il quale con bel-
    lissima maniera ha mostro in molte cose che ha fatto, così di stucco
    come di marmo, vivezza d'ingegno e bella maniera, e che le sue opere
30   sono da essere tenute in pregio. E di mano di costui sono in Vinezia,
    alla porta principale della Libreria di S. Marco, due feminone di pie-
    tra, alte palmi 10 l'una, che sono molto belle, graziose e da esser
    molto lodate. Ha fatto nel Santo di Padova alla sepoltura Conterina
    quattro figure: duoi Schiavi, overo Prigioni, con una Fama et una Te-
35   tis, tutte di pietra; et uno Angiolo piedi X alto, il quale è stato posto
    sopra il campanile del Duomo di Verona, che è molto bella statua. Et
    in Dalmazia mandò, pure di pietra, quattro Apostoli nel Duomo di
    Treù, alti cinque piedi l'uno. Fece ancora alcune figure d'argento per
    la Scuola di San Giovanni Evangelista di Vinezia, molto graziose, le
40   quali erano tutte di tondo rilievo; et un San Teodoro d'argento, di
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